Chris Martin è stato ampiamente elogiato per aver voluto celebrare il Pride Month durante il concerto dei Coldplay nel corso del BBC’s Radio 1 Big Weekend andato in scena a Luton, in Inghilterra. Nell’intonare la canzone “People of the Pride“, Martin ha afferrato una grande bandiera rainbow e ha iniziato a sventolarla, cantando letteralmente attraverso di essa, con la faccia completamente coperta dai colori dell’arcobaleno.
People of The Pride!! 🔥#BigWeekend pic.twitter.com/szxLE6bwta
— Viva Coldplay BR (@VivaColdplay) May 26, 2024
Questa non è la prima volta che Martin sventola una bandiera rainbow durante un live. Anzi, proprio a causa dei tanti precedenti è stato accusato di “perversione” in Malesia, con 300 musulmani fondamentalisti che picchettarono come forma di protesta ad un concerto della band.
“People of the Pride” è contenuta nel nono e più recente album dei Coldplay, Music of the Spheres, ed è da molti considerata un inno LGBTQIA+, cantando la “libertà di innamorarci di chi vogliamo”, senza dimenticare quel “Pride” che troneggia nel titolo. Guy Berryman, il bassista dei Coldplay, ha rivelato ad Apple Music: “Abbiamo iniziato a scrivere la canzone più di 10 anni fa, ma non riuscivamo a finirla. Ancora una volta, questo è stato un pezzo che [Martin] ha davvero contribuito a modellare dal punto di vista sonoro. Prima suonava un po’ vecchio stile, quasi come un pezzo glam rock. Ciò che [Martin] è riuscito a fare è stato prendere l’energia e la stratificazione in modo tale che preservasse quella sensazione, ma la rendesse allo stesso tempo anche molto moderna”.
Il risultato è stato decisamente vincente. Nel 2019 Chris Martin ha rivelato di essere stato omofobo in passato, per poi domandarsi “e se fossi gay?“.
“Al college ero un po’ omofobo, ero confuso. Pensavo roba del tipo: “Se sono gay sono completamente fottuto. Sarà la fine”. Ero solo un ragazzino che scopriva il suo orientamento, cercavo di capirlo. Mi dicevo: “Ok, forse sono davvero gay, forse sono altro, sì lo sono, no, non posso esserlo”. Ero terrorizzato e poi ho incontrato altri ragazzi che mi dicevano in modo aggressivo: “Sei decisamente gay. Tu sei gay senza dubbio“. Non so cosa sia successo, verso i 15 anni e mezzo. La mia mente si è aperta e pensavo,“Ok, e allora?”. E poi tutto si è fermato dall’oggi al domani. È stato molto interessante. Una volta mi sono chiesto, “Ok, molti dei miei miti sono gay, quindi cosa ci sarebbe di male se anche io lo fossi?”. Questo mi ha fatto sorgere dei dubbi. Per alcuni anni è stato tutto un po’ traballante, e poi alla fine ho pensato: “OK, penso di aver chiaro il mio rapporto con quello che penso che sia Dio, e il cattolicesimo non è davvero una religione per me.”
People of the Pride è nata come demo durante le registrazioni di Viva la vida or Death and All His Friends con il titolo iniziale di The Man Who Swears, per poi mutare e diventare altro, grazie all’influenza del movimento Black Lives Matter e al Pride Month.
Big respect to Chris for holding up the flag 🏳️🌈🏳️🌈🏳️🌈🏳️🌈🏳️🌈
People of the Pride, big respect @coldplay 🫶🫶🫶🫶#BigWeekend #Radio1 #Coldplay pic.twitter.com/14H04rq922
— A TV Friend 🥳 📺 🍬🍭 #GTTO (@atvfriend) May 26, 2024
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