«L’omosessualità è una malattia». Per questa frase, pronunciata in una nella classe di una scuola superiore della provincia di Ravenna dove siedeva anche una ragazza lesbica dichiarata, una professoressa di religione è stata colpita da un provvedimento disciplinare.
Il caso, che risale allo scorso luglio e che fece prendere la decisione di lasciare la scuola alla ragazza, si chiude dopo che il preside cercò di difendere la docente facendo ricadere sulla studentessa la colpa di quanto avvenuto in quanto «poteva chiedere l’esonero dalla materia – disse all’epoca dei fatti – e invece ha preteso che l’insegnante di religione fosse a favore dei gay. Si è trattato di una provocazione da parte sua». La docente, dal canto suo, si era difesa dichiarando che si era solo limitata a citare Luca Di Tolve, il protagonista della celebre canzone "Luca era gay" di Povia.
Oggi la decisione dell’ufficio scolastico regionale, dopo un’ispezione che ha coinvolto l’audizione di 40 fra studenti e genitori. «Errore educativo», così è stato definito il comportamento della prof che ha avuto uno «stile imprudente». Un’accusa diversa dall’omofobia e che limita il provvedimento ad un semplice richiamo ma che crea un precedente nel mondo scolastico.
Soddisfazione anche da Arcigay che aveva seguito la vicenda stigmatizzando in particolare la frase usata dall’insegnante per difendersi: «Per non essere discriminati credo ci si debba omologare», aveva detto. «Oggi gli omosessuali come si dovrebbero omologare secondo questa insegnante di religione? Diventando eterosessuali? Rimanendo silenziosi e invisibili nel loro piccolo ghetto segreto così non infastidiscono i pregiudizi dei "normali"?», fu la replica dell’associazione.
Gay.it è anche su Whatsapp. Clicca qui per unirti alla community ed essere sempre aggiornato.