La libertà di amare è libertà di vivere. Ogni persona in Europa è libera di essere quello che è, di vivere dove vuole, amare chi vuole e puntare in alto quanto vuole. Continueremo a lavorare per una #UnionOfEquality.
Così l’account Facebook della Commissione Europea ha questa mattina ‘svegliato’ i propri a 1.089.710 follower. Quasi una presa di posizione nei confronti del Governo italiano (e polacco, probabilmente), da ieri chiamato a discutere della legge contro l’omotransfobia e la misoginia. Tra i commenti al post, infatti, la stessa Commissione Europea ha ribadito come l’UE lavori “per combattere l’omofobia e la discriminazione sulla base dell’orientamento sessuale, dell’identità di genere e delle caratteristiche sessuali. Mira a garantire che i diritti di tutte le persone LGBTI + siano protetti nell’UE”.
Il 76% degli europei intervistati nel 2019 ha convenuto che le persone gay, lesbiche o bisessuali dovrebbero avere gli stessi diritti delle persone eterosessuali, rispetto al 71% degli intervistati nel 2015. Peccato che le persone lesbiche, gay, bisessuali, transgender e intersessuali (LGBTI) continuino a subire discriminazioni. Dal 1999 l’UE ha il potere di agire in caso di discriminazione basata sull’orientamento sessuale. Da allora ha istituito una legislazione ad hoc e adottato misure per estendere la protezione legale e sociale delle persone LGBTI.
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