Felicemente sposato da 11 anni con la sua ex insegnante, più grande di 24 anni, Emmanuel Macron è stato recentemente invischiato in uno scandalo che ha coinvolto un uomo a lui molto vicino.
Alexandre Benalla, bodyguard e collaboratore del presidente francese indagato per aver pestato due manifestanti lo scorso 1° maggio, a Parigi. Un rapporto talmente stretto, quello tra Macron e Benalla, dall’aver nuovamente fatto venire a galla voci di una presunta omosessualità di Emmanuel, di fatto costretto a negare qualsiasi rapporto sentimentale con Alexandre davanti ai deputati della sua maggioranza riuniti alla Maison de l’Amérique Latine.
«Alexandre Benalla non è il mio amante e non ha i codici nucleari». «Quel che è successo il primo maggio è grave, serio. Per me è stata una delusione, un tradimento. Nessuno accanto a me o nel mio gabinetto è mai stato protetto o sottratto alle regole e alle leggi della Repubblica». «Se cercano un responsabile, il solo responsabile, sono io e io solo. Sono io che ho dato fiducia a Alexandre Benalla. Sono io che ho confermato la sanzione (solo due settimane di sospensione, ndr). Questa non è la Repubblica dei capri espiatori, la Repubblica dell’odio. Non si può essere capi solo nella buona sorte. Se vogliono un responsabile, è davanti a voi. Che vengano a cercarmi. Io rispondo al popolo francese, al popolo sovrano».
Nel maggio del 2017 un magazine russo aveva etichettato Macron come ‘un gay psicopatico‘, scatenando una furia di polemiche, mentre nell’aprile del 2017 Garcon Magazine realizzò un fotomontaggio con un Emmanuel a torso nudo sbandierando un presunto coming out. Che non era il suo, ovviamente. Diventato presidente, con quella first lady che parte dell’opinione pubblica non riesce inspiegabilmente a ritenere credibile solo e soltanto perché più anziana di lui, dopo 14 mesi è cambiato poco o niente.
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