Nel corso della discussione generale dopo le comunicazioni della presidente del Consiglio Giorgia Meloni in vista del prossimo consiglio europeo, ieri in Senato Roberto Menia, senatore di Fratelli d’Italia, ha pubblicamente criticato Emmanuel Macron, cavalcando un machismo d’altri tempi che puzza di omofobia.
“La pace non si fa alzando la bandiera bianca anche se lo dice un Papa, io ricordo un altro Papa invece che diceva la patria si difende in tutti i modi e anche imbracciando i fucili. Questo è un santo, papa Giovanni Paolo II, e lo diceva per la sua Polonia, e non si fa nemmeno ipotizzando interventi militari per i pruriti muscolari di uno che si presenta piuttosto femmineo e mi capite di chi parlo“.
Parole di assoluta gratuità che hanno suscitato mugugni in aula. Lui, Roberto Menia, ha tenuto il punto. “E lo sapevo che qualche anima candida si sarebbe sconvolto”, ha reagito, chiedendo a chi provava a contestarlo di “stare zitti“.
Persino Lucio Malan, presidente dei senatori di FdI, si è ritrovato a dover prendere le distanze dal collega di partito (“Penso che abbia usato una espressione infelice“), mentre in aula Matteo Renzi ha così replicato nel corso del proprio intervento. “Anche io penso che l’Italia abbia tanto da dire negli incontri con Francia e Germania, ma lo faccio con la civiltà di chi non viene in un’aula del parlamento a definire il presidente della Repubblica francese un “femmineo”. Questo dimostra la vostra incultura e la vostra mancanza di rispetto”.
“Non c’è niente da fare: il lupo perde il pelo, indossa il doppiopetto ma non il vizio (fascista) di denigrare, offendere e insultare chi in Europa considera avversari. La premier Meloni non ha nulla da dire?”, si è domandato sui social il senatore PD Antonio Misiani.
Da anni Macron, che nelle ultime settimane ha ipotizzato l’invio di soldati NATO in Ucraina, e sua moglie Brigitte sono vittime di insinuazioni dai risvolti omobitransfobici. Lo scorso 8 marzo il presidente francese ha denunciato le “fake news” che da tempo circolano sui social e che dipingono sua moglie, mamma di Sébastien (1975), Laurence (1977) e Tiphaine (1984), come una donna transgender.
“Il peggio sono le false informazioni e gli scenari montati ad arte, con gente che finisce per crederci e ti attacca, incluso, nella tua intimità”. “Contro questo machismo bisogna ricorrere al diritto, alla giustizia”, ha tuonato Macron, in prima linea nel mettere in guardia da una rete ancora oggi “senza regole“, tanto dall’aver dovuto smentire anche i rumor che parlavano di una sua relazione con Alexandre Benalla.
Senator Roberto Menia (Fratelli d'Italia) calls French President Emmanuel Macron an effeminate.
March 19, 2024 pic.twitter.com/MKGgBG037n
— Crazy Ass Moments in Italian Politics 🇮🇹 (@CrazyItalianPol) March 19, 2024
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