L’offensiva dell’internazionale di destra contro le democrazie liberali occidentali non si ferma. I recenti episodi di disinformazione contro Emmanuel Macron e le Olimpiadi di Parigi 2024 fanno infatti parte di una strategia dell’ultra destra internazionale, la cui leadership sembrerebbe essere di matrice russa. Una campagna che mira a destabilizzare l’opinione pubblica e a minare la fiducia nelle istituzioni delle democrazie liberali. Deepfake e contenuti manipolati vengono usati come armi per diffondere notizie false e alimentare teorie complottiste.
Un esempio è il video che mostra Macron mentre bacia un uomo su una barca. Un contenuto generato con intelligenza artificiale, che ricalca precedenti campagne di disinformazione spesso promosse dalla propaganda russa. Lo scopo è screditare Macron e diffondere narrazioni sulla sua presunta identità. La disinformazione avvalla così l’omobitransfobia propagandata a livello politico dagli stati illiberali. Il meccanismo elementare prevede che la politica condanni i comportamenti delle persone LGBTIAQ+ come depravati e immorali. Successivamente le leadership occidentali vengono trascinate in gossip che – nello schema ideologico delle ultra-destre illiberali – sottolineerebbero la decadenza delle democrazie. Per un bacio e un limone?
Pubblicata sul sito dall’account WorldWarNow, l’immagine manipolata mostra il “presidente francese Emmanuel Macron mentre bacia un uomo in modo decisamente affettuoso“. Al di là del tono omofobo legato all’idea che Macron possa essere gay, l’immagine che lo ritrae mentre bacia il suo amico è in realtà un “fermo immagine” tratto da un video, seguito da altre due foto in cui si vede lui insieme a un gruppo di amici che si diverte. Non c’è alcun video, sono immagini false, manipolate tramite trucchi digitali.
La campagna contro le Olimpiadi di Parigi è stata un esempio clamoroso. Ricordiamo: gli attacchi mediante social a Barbara Butch che per l’ultradestra era blasfema perché impersonava Gesù; le minacce di morte al direttore artistico Thomas Jolly; la campagna diffamatoria all’atleta Lin Yu-ting; tutta l’incresciosa vicenda di Imane Khelif.
Persino la sindaca di Parigi, Anne Hidalgo, è intervenuta davanti allo scempio mediatico con il quale i neofascismi globali hanno provato in ogni modo a screditare i giochi olimpici parigini: “Parigi è la città di tutte le libertà, la città rifugio per le persone LGBTQI+, la città dove le persone vivono insieme” ha detto Hidalgo, suggellando il suo intervento con un rabbioso:
“Fancul* l’estrema destra”.
Imbarazzo e silenzio da parte di Bardella e Le Pen (solitamente avvezzi alle manipolazioni mediante social network, come la storia d’amore inventata tra Attal e Bardella, vedi qui), iscritti ai neofascismi globali, ma prudenti nello screditare una manifestazione così prestigiosa organizzata dalla stessa Francia per la quale rivendicano sovranismo e grandeur.
Di contro, alle campagne di disinformazione e discriminazione anti-LGBTIAQ+ si è schierata durante le ultime settimane tutta l’internazionale di destra. Da Trump a Meloni, da Orbàn a Putin fino a Musk e Salvini. L’Italia sta ora fronteggiando – a tal proposito – una vera e propria crisi di relazione con il Comitato Olimpico.
Durante le Olimpiadi, video falsi mostravano una Parigi degradata e caotica. Contenuti diffusi attraverso piattaforme digitali, utilizzando l’intelligenza artificiale per creare immagini e suoni ingannevoli. La diffusione amplificata da reti di bot e account falsi, con una sofisticazione mai vista al servizio della propaganda dell’ultra destra internazionale.
Organizzazioni come NewsGuard e Viginium hanno monitorato queste campagne, sottolineandone la pericolosità. E l’obiettivo è sembrato essere proprio quello di danneggiare direttamente gli interessi fondamentali della Francia, seminando omobitransfobia e debolezza delle democrazie attraverso “calunnie che soffiano come un venticello digitale”. Il coinvolgimento di gruppi di disinformazione legati alla Russia, che sfruttano sistematicamente canali in lingua russa, conferma la natura coordinata e internazionale di queste operazioni. Spiace vedere Meloni e il governo italiano, Forza Italia inclusa, farsi trascinare così in basso.
Una combinazione pericolosa di tecnologie avanzate e strategie di destabilizzazione, fino al bacio inventato di Macron a un uomo. L’ultra destra internazionale usa la propaganda per diffondere caos e sfiducia. Non immaginando, forse, che per i cittadini delle democrazie liberali, Macron può baciare chi vuole.
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