La vittoria dell’Eurovision Song Contest dell’Ucraina è stata decisa da milioni di europei, che hanno televotato in massa i Kalush Orchestra. Un trionfo che in Russia non è andato in onda, con la giornalista Yuliya Vityazeva che si è incredibilmente augurata un missile sul PalaOlimpico di Torino. “Bomba con un missile Satan“, ha cinguettato Vityazeva, spesso ospite di talk show televisivi italiani, dove puntualmente porta avanti la propaganda del Cremlino sull'”operazione speciale” russa in Ucraina.
Al momento l’account social di Yuliya non è più visibile, con Twitter che avrebbe censurato il violento cinguettio bellico di Vityazeva. La vittoria dei Kalush Orchestra è diventata simbolo di orgoglio e resistenza in patria, con la canzone Stefania cantata dai soldati di Mariupol, assediati dall’esercito russo, e acclamata dallo stesso presidente ucraino, che ha annunciato l’intenzione di organizzare l’Eurovision 2023 proprio nella città martire del Paese.
Hacker filorussi hanno persino provato ad evitare la vittoria dell’Ucraina, come segnalato dalla Polizia di Stato. A tentare l’assalto al televoto il gruppo Legion, hacker affiliati a KillNet, la scorsa settimana riusciti a mandare in tilt i sistemi del ministero della Difesa italiano e del Senato. Sabotaggio sventato e vittoria dei Kalush Orchestra diventata realtà. La band ucraina ha ufficializzato che tutti i ricavati della canzone trionfatrice all’Eurovision andranno in beneficenza, ad un’associazione umanitaria che lavora al fianco degli ucraini bisognosi di tutto, perché da 3 mesi bombardati dalla Russia di Vladimir Putin.
Dopo aver vinto l’Eurovision i Kalush Orchestra hanno pubblicato un nuovo video di Stefania, girato tra le macerie di Irpin e Bucha. Una scelta, quella di trasformare un teatro di guerra in ‘set’, tra vittime e/o figuranti, criticata via social da Selvaggia Lucarelli.
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