Due mesi esatti alle elezioni, con lo spauracchio del governo più a destra della storia repubblicana sempre più pressante. I sondaggi danno Fratelli d’Italia davanti a tutti, con Giorgia Meloni papabile prima presidente del consiglio donna di sempre. E se la stampa estera guarda con preoccupazione al possibile trionfo dell’ex ministra berlusconiana, in Italia è diventato virale il “programma di governo” di FDI del 2018, contraddistinto da 15 punti.
Al punto 1, testuale, si legge “Difesa della famiglia naturale, lotta all’ideologia gender e sostegno alla vita”. Un pugno in faccia alla comunità LGBTQ+ italiana, scritto nero su bianco, promesso ai propri elettori, con Giorgia Meloni orgogliosamente in prima fila nel rilanciare l’omotransfobia istituzionale, con attacchi che in due mesi di campagna elettorale diventeranno probabilmente sempre più pressanti. La stessa Meloni, va ricordato, che non sapeva minimamente cosa fosse “l’ideologia gender”, per poi continuare a cavalcarla anche in campagna elettorale. Elodie, mai tenera nei confronti di Fratelli d’Italia, ha cinguettato con un sintetico ma ineccepibile “a me sinceramente fa paura”.
Perché è tutto il programma meloniano del 2018 a far tremare i polsi. “Prima l’Italia e prima gli italiani“, si intitola il punto due, che parla di “difesa della nostra sovranità nazionale. Ridiscussione di tutti i trattati UE a partire dal fiscal compact e dall’euro“.
“Priorità a sicurezza e legalità” il punto tre, che promette una “revisione della cosiddetta legge sulla tortura, espulsione immediata per gli stranieri che delinquono ed esecuzione della pena nello Stato di provenienza. Legge che dica che la difesa è sempre legittima“.
“Contrasto all’immigrazione irregolare e no allo Ius Soli”, recita il punto 4, con “controllo delle frontiere e blocco navale con rimpatrio immediato a seguito di accordi con gli Stati del nord Africa. Espulsione dei clandestini e stop al business dell’accoglienza. Abolizione dell’anomalia solo italiana della concessione indiscriminata della sedicente protezione umanitaria e asilo solo per donne, bambini e nuclei familiari che fuggono veramente dalla guerra. No allo ius soli e a ogni forma di automatismo nell’ottenimento della cittadinanza”.
Il punto 5,”Tutela della nostra identità dal processo di islamizzazione“, sottolinea come non ci sarà “nessun cedimento” nei confronti di “chi vorrebbe eliminare i simboli della nostra tradizione cristiana, vietare il presepe o rimuovere i crocifissi dai luoghi pubblici”, con tanto di tetto al numero massimo di alunni stranieri per classe“.
Con il sesto punto ecco arrivare il “divieto di utilizzo di termini stranieri negli atti ufficiali e normativi“, mentre nell’undicesimo si propone di inserire lo sport “in Costituzione come strumento essenziale di benessere fisico e mentale, arricchimento valoriale, contrasto alle devianze giovanili”.
“Per una Gioventù nazionale protagonista delle sorti dell’Italia“, al 12esimo punto si parla di “Efficientamento del percorso formativo per rendere competitivi i giovani italiani rispetto ai loro coetanei europei“, mentre al 15esimo ecco arrivare la “riforma presidenziale della Repubblica con elezione diretta del capo dello Stato o del Governo”.
Un “movimento dei patrioti in 15 priorità” con sapore fascista d’altri tempi. Aspettando il nuovo programma di governo…
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— Elodie (@Elodiedipa) July 24, 2022
veramente al voto dovessero spuntarla (nessuno se lo augura) andremo passi indietro da gambero rosso nella difesa costituzionale dei nostri diritti. bisogna aver chiaro che votare alle elezioni questo partito significa promuovere l ‘odio e l’intolleranza verso le minoranze di genere ( in particolare i transgender) significa promuovere il razzismo senza fondamento di sorta, significa respingere il concetto di Europa come tale, fondato su valori democratici, significa che l’ Italia sarà tenuta dall’Estero perché vista come trampolino di lancio per un Neofascismo che rischierebbe di minare il fondamento valoriale Europeo, che si fonda su pace, benessere e tolleranza in senso lato.