Cosa vuol dire gender fluid? Con questo termine ci riferiamo, innanzitutto, all’identità di genere e non all’orientamento sessuale: quindi, le persone gender fluid possono essere lesbiche, gay, etero ed avere altri tipi di orientamento sessuale, ma per quando riguarda il genere possono averne più di uno contemporaneamente per poi passare a nessuno o spostarsi tra singole identità di genere.
Per alcune persone genderfluid questi cambiamenti si possono verificare più volte durante il giorno, per altre persone meno frequentemente. Per quanto riguarda le persone nate biologicamente donna, il cambiamento da un genere sessuale ad un altro è correlato al ciclo mestruale: nel momento in cui i livelli ormonali aumentano o diminuiscono può esserci fluidità di genere.
Le persone genderfluid non hanno, quindi, un’identità di genere costante nel tempo, ma appunto fluida: un giorno possono sentirsi bigender (ovvero rappresentato da entrambi i generi maschile e femminile) ed un altro giorno agender (coloro che si sentono totalmente estranei dal tipico binario maschio/femmina). Questo è il significato di genderfluid, ma approfondiamo l’argomento qui di seguito, dando risposta ad alcuni dubbi e capendo qual è l’espressione di genere di chi si identifica così.
Essere genderfluid non vuole soffrire di disforia di genere
La disforia o varianza di genere è una condizione differente dall’identità genderfluid.
Come ci ha spiegato recentemente l’attivista e scrittrice transgender Monica Romano, la disforia di genere/varianza di genere è “una condizione caratterizzata da un profondo e insopprimibile disagio derivante dalla discrepanza fra il genere percepito/esperito e quello assegnato alla nascita, tale da compromettere aree di vita significative”. Le persone genderfluid non vivono necessariamente la disforia di genere, seppur alcunə possano viverla per un periodo più o meno lungo di tempo.
Come si presentano alla società le persone genderfluid?
Le persone genderfluid cambiano l’espressione di genere (ovvero il modo in cui si presentano alla società) per adattarla all’identità di genere che vivono in quel momento. Alcunə possono vestirsi ed utilizzare accessori da donna o da uomo in base a come si sentono quel giorno oppure nascondere qualsiasi elemento che possa ricondurre ad uno dei due generi binari (ad esempio, utilizzando fasciature al seno). C’è anche chi decide di intraprendere cure ormonali.
Quindi, le persone genderfluid possono decidere se procedere a riconoscersi in un solo genere e iniziare la terapia ormonale e le conseguenti operazioni chirurgiche oppure semplicemente mostrarsi come preferisce, a seconda della sua volontà.
Inoltre, alcune persone genderfluid chiedono che vengano utilizzati pronomi diversi a seconda del genere che sentono in un determinato momento
Gender fluid: moda o necessità di non identificarsi?
Rosita Borlimi è la vicedirettrice del corso di Psicologia Clinica alla Sigmund Freud University di Milano e coordina il progetto fluIDsex. Questa piattaforma si rivolge ai ragazzi che non sanno identificarsi in un genere, che secondo uno studio di YouGov del 2016 riguarda il 43% dei ragazzi europei e statunitensi dai 18 ai 24 anni.
La dottoressa Borlimi ci tiene poi a sottolineare che i ragazzi di oggi rifiutano le etichette di maschio e femmina, rivendicano di nuove. Inoltre, precisa, il gender fluid “riguarda l’intera identità sessuale“. Cosa significa questo? Che riguarda il genere di una persona, ma anche il legame affettivo con un o una partner e i rapporti sessuali.
“In qualche modo sono esattamente nel mezzo […] nella mia immaginazione è come prendere il meglio da entrambi i sessi“. Queste parole sono dell’attrice Ruby Rose (ha recitato nella terza stagione di Orange Is The New Black) e si definisce gender fluid. Per spiegare il concetto, ha anche girato un cortometraggio (disponibile su YouTube), intitolato “Break Free“. In questi 5 minuti, si capiscono le difficoltà di una persona nel non sapersi identificare.
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