Oggi 48enne, Giovanna Mezzogiorno ha vinto nel corso della propria carriera un David di Donatello, 4 Nastri d’argento, 3 Globi d’oro, 2 Ciak d’oro, 2 premi Flaiano, la Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile alla 62ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia per La bestia nel cuore e un riconoscimento come migliore attrice protagonista da parte del National Society of Film Critics Awards, l’associazione dei critici cinematografici statunitense.
Recentemente tornata single dopo la rottura con il marito Alessio Fugolo, padre dei suoi due gemelli Leone e Zeno, nati 12 anni or sono, Mezzogiorno si è concesso una lunga intervista al Corriere della Sera, affrontando anche tematiche molto attuali come l’attacco alle famiglie arcobaleno da parte del Governo Meloni. E Giovanna, di famiglie omogenitoriali, ne sa qualcosa.
“Ho una sorella, Marina, di 15 anni più giovane. Ora vive anche lei in Italia ed è la mia migliore amica. Ci vediamo spesso, conosce i miei bambini. È figlia di una donna americana che ebbe una relazione con mio padre negli Usa a fine Anni 80. Andava e veniva dall’Italia già da piccola, la portava la nonna a trovare suo papà Vittorio. Bene, la mamma di mia sorella è bisessuale, si chiama Donna. Poco dopo la sua nascita ha vissuto in coppia per tantissimi anni con Jane, che io ho conosciuto. Dunque mia sorella è stata educata e formata da una coppia gay. Marina è nata a Los Angeles, poi Donna e Jane si sono spostate a Seattle e lì lei è cresciuta in una famiglia perfettamente armonica, senza nessuna mancanza, con un’educazione rigorosa: Jane era una bella tosta. Marina poi è andata via di casa a 14 anni per frequentare il college sull’altra costa. Lì si usa così. Però a 14 anni uno è un po’ piccolino. A me è capitato di andarmene da casa a 19 e ripensandoci credo che anche a 19 si sia ancora piccoli. E qui torno improvvisamente italiana. Lo sono molto meno però quando penso al dibattito sull’infanzia nel nostro Paese“.
Un dibattito nell’ultimo mese scivolato pesantemente verso la disinformazione e la diffamazione, tra gpa, stepchild adoption e adozioni, con il ‘caso Padova’ ad infiammare ulteriormente gli animi. “Tutto ciò che riguarda il mondo dell’infanzia mi lascia senza parole e andrebbe rivisto“, ha sottolineato Mezzogiorno. “Non solo per dare la possibilità a coppie omosessuali di avere e adottare figli con gli stessi identici diritti delle coppie eterosessuali. Trovo anche scandalosa la fatica che devono fare le coppie eterosessuali per adottare. In un mondo con milioni di bambini che hanno un bisogno incredibile di famiglia. Ci sono coppie che si arrendono a queste difficoltà. Folle, uno scandalo mondiale“.
Un’Italia, a detta dell’attrice, tendenzialmente chiusa, “nella maggioranza della popolazione. Conservatore e… la dico la parola? Purtroppo va detta: un pochino razzista. Non nel senso stretto del colore della pelle ma nell’atteggiamento verso l’omosessualità, verso chi la pensa diversamente, verso chi è lontano dalla cultura tradizionale cattolica. Io ai miei figli non ho trasmesso valori cattolici ma valori umani“.
20 anni fa, come dimenticarlo, Giovanna Mezzogiorno girò La Finestra di Fronte di Ferzan Ozpetek, poi ritrovato nel 2017 grazie a Napoli Velata. Amanda ed Educazione fisica, usciti nel 2022, sono le sue ultime fatiche cinematografiche.
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