Ha letteralmente sconvolto la comunità LGBTQIA+ nazionale, e non solo, la notizia che la Procura di Padova avrebbe richiesto al Comune gli atti di nascita di famiglie omogenitoriali registrati dal 2017 a oggi. Si parla di 33 minori a cui il Sindaco Giordani aveva riconosciuto entrambi i genitori e a cui la Procura vorrebbe ora cancellarne uno.
Durissima la replica di Famiglie Arcobaleno, che ha sottolineanto come si stia parlando di “bambini che hanno già 6 anni e invece di tutelarli lo Stato italiano sta intervenendo con ogni arma a sua disposizione per privarli dei loro diritti. È incredibile come la Procura, che dal 2017 ha ricevuto regolarmente gli atti dal Comune di Padova, decida proprio ora a distanza di 6 anni ma a pochi mesi dalla circolare del Ministro dell’Interno Piantedosi di agire contro queste famiglie“.
Tempistiche tutt’altro che casuali, che vanno ulteriormente alimentare uno scontro già accesissimo con il Governo Meloni, da settimana in prima fila nell’attaccare le coppie omogenitoriali d’Italia.
“È gravissimo quello che sta accadendo, è bastato un cambio di governo per mettere in atto una vera e propria persecuzione politica nei confronti di famiglie che hanno la sola colpa di non corrispondere al modello unico proposto dai conservatori“, ha tuonato Alessia Crocini, Presidente di Famiglie Arcobaleno. “Il clima che si è venuto a creare in questi ultimi mesi è da vera e propria caccia alle streghe.”
“Come Associazione non possiamo certo credere che la Procura agisca in virtù della recente sentenza delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione che nulla ha a che vedere con queste registrazioni che riguarderebbero solo certificati di nascita di bambini con due mamme“, ha aggiunto Crocini. “Fermo restando che ogni minore ha diritto a vedersi riconosciuti entrambi i genitori, la sentenza continuamente citata è diventata in realtà la scusa di chiunque voglia cancellare l’esistenza stessa delle famiglie arcobaleno in Italia. Anche perché la stessa solerzia non è stata messa nell’applicare la sentenza della Corte Costituzionale che dal 2021 chiede al Parlamento di fare una legge per il riconoscimento dei bambini e delle bambine delle famiglie omogenitoriali. Famiglie Arcobaleno, come fa da 18 anni, continuerà a lottare in tutte le sedi e ringrazia il sindaco di Padova Giordani che finora ha tutelato i diritti dei minori della città che amministra“.
Da un mese le famiglie omogenitoriali d’Italia sono sotto attacco. Il governo Meloni ha prima intimato lo stop a quei sindaci che stavano registrando i figli delle coppie dello stesso sesso, per poi bocciare il certificato UE di filiazione e spostare volutamente il dibattito sulla GPA, già vietata per legge. Nel mezzo dichiarazioni aberranti da parte di ministri, deputati e senatori di destra, con le piazze d’Italia tornate a riempirsi, i sondaggi a smentire Meloni, l’Europa a bacchettarci pubblicamente e i sindaci pronti a riunirsi, il prossimo 12 maggio a Torino.
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