“Sono orgoglioso di annunciare che sono gay… Buona fortuna a tutti”. Così, in un tweet, il ministro degli Esteri lettone Edgars Rinkēvičs ha fatto coming out nel modo più pubblico possibile.
Per evitare dubbi, il ministro ha anche precisato alla stampa locale che il suo account su Twitter non era stato violato, confermando il coming out.
Non è un coming out come tutti gli altri, e non solo perché si tratta di un ministro, ma soprattutto perché si tratta di un componente del governo di uno stato non certo noto per essere particolarmente friendly.
La costituzione della Lettonia, infatti, vieta espressamente il matrimonio egualitario e in parlamento c’è in discussione una legge del tutto simile a quella russa tristemente nota come “legge contro la propaganda gay”.
Edgars Rinkēvičs è lo stesso ministro che, qualche giorno fa è assorto agli onori delle cronache per avere vietato l’ingresso nel suo paese dell’attore russo Ivan Okhlobystin, reo di avere dichiarato che “i gay dovrebbero essere bruciati vivi”.