SYDNEY – Due uomini sono stati condannati per atti omosessuali consensuali nelle isole Figi, dove tuttora vige una legge che punisce il sesso tra uomini con pene fino a 14 anni di reclusione. Immediate le proteste delle associazioni glbt.
A subire la condanna sono stati Thomas McCoskar, insegnante universitario australiano in pensione 55enne, e il giovane figiano Dhirendra Nandan, 23 anni, che avevano avuto rapporti sessuali nelle ultime due settimane nella cittadina turistica di Nadi.
Durante il processo entrambi si sono dichiarati colpevoli, ma ciò non ha impedito al giudice di commentare duramente il comportamenti dei due, definendolo “qualcosa di così disgustoso che farebbe vomitare qualsiasi persona”. Il magistrato Syed Muhktar Shah ha aggiunto che le azioni di McCoskar erano al limite della pedofilia. “Se voleva divertirsi, avrebbe dovuto restare in Australia invece di cercare di venite nelle Figi e sfruttare i nostri giovani”, gli ha detto.
La Gay and Lesbian Rights Lobby di Sydney ha subito protestato per quella che ha definito una violazione dei diritti umani: “Siamo anche preoccupati che molti australiani che vanno in viaggio in luoghi come le Figi non sono al corrente delle disparità fra le leggi del paese e quelle australiane, e dei rischi che corrono”, ha detto la portavoce della Lobby, Julie McConnell.
La McConnell ha annunciato che le organizzazioni per i diritti dei gay nella regione del Pacifico si riuniranno in un forum in Nuova Zelanda nella seconda metà dell’anno, per discutere fra le varie questioni, la riforma delle leggi contro gli omosessuali che ancora vigono in paesi della regione.
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