Se l’agenda politica nazionale parrebbe averlo totalmente rimosso dai propri programmi, 6 italiani su 10 sono favorevoli al matrimonio egualitario. A dirlo è il 34° Rapporto Italia dell’Eurispes, che sottolinea come gli italiani siano ben più avanti rispetto a chi dovrebbe rappresentarli in parlamento.
A voler entrare nello specifico, come si legge su IlManifesto, il 67,1% degli italiani si è detto favorevole alla tutela giuridica delle coppie di fatto indipendentemente dal sesso, mentre il 61,3% si è dichiarato favorevole al matrimonio tra persone dello stesso sesso. +10% rispetto al 2019, a dimostrazione di come e quanto parte della politica nazionale menta a sè stessa, continuando a ripetersi che la maggior parte degli italiani sarebbe contraria alle nozze per tutti. Così non è, così come la maggioranza dei cittadini si è più volta espressa a favore del DDL Zan. Ricordiamo che l’Italia è rimasto l’ultimo grande Paese dell’Europa occidentale a non aver legiferato a favore del matrimonio egualitario.
Il 48,3% degli intervistati Eurispes si è invece detto favorevole all’adozione per le coppie omosessuali. Meno della metà. Percentuale che sale al 55,8% se si parla di adozione da parte dei single. Addirittura il 63,6% si è detto contrario alla gestazione per altri, già vietata in Italia e tristemente avvelenata da una voluta disinformazione politica e mediatica, mentre solo il 37,6% si è detto favorevole al cambiamento di sesso anche senza certificazioni mediche. In tal senso, il 49,2% ha detto sì al cambiamento dell’identità di genere delle persone trans, a voler quasi ribadire l’enorme ignoranza sul tema da parte della stragrande maggioranza degli italiani.
Rimanendo sul fronte dei diritti, il 74,9% degli italiani si è detto favorevole all’eutanasia e il 69,3% al testamento biologico, mentre la legalizzazione della cannabis piace al 52,3% degli italiani. Il 49,1% si è dichiarato favorevole alla legalizzazione della prostituzione.
Sul fronte giustizia, l’84,2% degli intervistati si è detto non favorevole al reinserimento della pena capitale nel nostro ordinamento giuridico, il 75,3% ha esplicitato il proprio dissenso nei confronti di un’eventuale abolizione dell’ergastolo, il 72,7% si è detto non favorevole alla liberazione anticipata e il 70,5% alla detenzione domiciliare e all’affidamento in prova ai servizi sociali.
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