La figura di J.D. Vance, recentemente scelto da Donald Trump come candidato vicepresidente dei Repubblicani, è stata oggetto di accese discussioni e rivelazioni che mettono in luce un drastico cambiamento delle sue posizioni politiche nel corso degli anni. Una metamorfosi emersa nella sua cristallina incoerenza grazie alla pubblicazione di circa novanta email e messaggi di testo scambiati con Sofia Nelson, un’avvocata difensore pubblico a Detroit e ex compagna di corso di legge a Yale di Vance. Nelson, che si definisce persona transgender, ha condiviso queste conversazioni private con il New York Times, portando alla luce un lato sconosciuto del senatore che oggi è apertamente omobitransfobico, che lotta contro il diritto all’aborto e vorrebbe convincere tutti gli stati americani a non accettare i matrimoni egualitari.
Tra il 2014 e il 2017, J.D. Vance e Sofia Nelson hanno mantenuto una corrispondenza frequente e sincera. Vance esprimeva spesso critiche severe verso Donald Trump, definendolo un “demagogo” e “un essere umano moralmente riprovevole“. In risposta all’uccisione di Michael Brown, Vance ha dichiarato di “odiare la polizia” e ha mostrato empatia verso le comunità afroamericane. Inoltre, si è scusato con Nelson per averla erroneamente definita come “lesbica progressista” nel suo libro “Hillbilly Elegy“, riconoscendo e rispettando la sua identità di genere.
Le conversazioni tra i due riflettevano un dialogo rispettoso su temi come identità di genere, diritti LGBTQ+ e disuguaglianze razziali. Tuttavia, nel 2021, quando Vance ha appoggiato pubblicamente il divieto delle cure di affermazione di genere per i minori, la loro amicizia si è incrinata. Nelson ha condiviso queste email con il New York Times, sperando di mettere in luce le contraddizioni tra il passato e il presente politico di Vance.
Un’amicizia incrinata
Le email rivelano che tra il 2014 e il 2017 Vance era non solo un fervente oppositore di Trump, ma anche un amico solidale e comprensivo di Sofia. In quel periodo, Vance aveva criticato duramente Trump, definendolo “un demagogo” e “un essere umano moralmente riprovevole”. Aveva espresso solidarietà a Nelson durante il suo percorso di transizione, sostenendola dopo un intervento chirurgico. Ma nel 2021 l’amicizia si è incrinata, quando Vance ha pubblicamente appoggiato una legge dell’Arkansas che vietava le cure di affermazione di genere per i minori. Questo cambiamento di posizione ha segnato un punto di rottura per Nelson, che ha deciso di rendere pubbliche le loro conversazioni per evidenziare quello che percepisce come un tradimento dei valori condivisi.
La Trasformazione Politica
Il Vance di qualche anno fa era un repubblicano moderato, critico verso le posizioni estreme del partito e solidale con le comunità marginalizzate. In una email del 2015, aveva scritto a Nelson della sua indignazione per la retorica anti-musulmana di Trump e, in un’altra del 2016, aveva affermato che “più i bianchi vorranno votare per Trump, più i neri soffriranno“. Queste dichiarazioni contrastano fortemente con l’attuale immagine di Vance, ora saldamente allineato con la destra dura e sostenitore di Trump.
Le scuse e la violazione della privacy
Nel suo libro autobiografico “Elegia Americana“, pubblicato nel 2016, Vance aveva descritto Nelson come “lesbica progressista” anziché come persona transgender. Poco dopo l’uscita del libro, Vance si era scusato con Nelson in una email, riconoscendo l’errore e il mancato rispetto della sua identità di genere. Nelson aveva risposto con gratitudine, ma tre anni dopo, con l’evoluzione delle posizioni politiche di Vance, il loro rapporto si è deteriorato.
La reazione del team di Vance
Un portavoce del senatore ha definito “sventurata” la decisione di Nelson di rivelare conversazioni private, sottolineando che Vance tiene ancora a Sofia e le augura il meglio, nonostante le divergenze politiche. Il portavoce ha anche ricordato che Vance ha spiegato il cambiamento delle sue opinioni, avvenuto in parte dopo essere diventato padre e aver formato una famiglia.
Un candidato controverso
La candidatura di Vance a vicepresidente è già stata messa in discussione da diversi episodi del suo passato, tra cui le dichiarazioni contro le donne senza figli e la sua repentina trasformazione politica. Secondo alcune fonti, tra cui MSNBC, Trump potrebbe aver espresso dei ripensamenti sulla scelta di Vance per le prossime elezioni di Novembre, segnalando la possibile ricerca di un nuovo candidato.
Una storia di amicizia e politica che mette in luce la complessità delle relazioni personali, e le profonde trasformazioni che possono avvenire in risposta a cambiamenti di vita e circostanze personali
Questo il senso dell’editoriale del New York Times. Con l’avvicinarsi delle elezioni, e la cavalcata di Kamala Harris, resta da vedere come queste rivelazioni influenzeranno la percezione pubblica di J.D. Vance e la sua corsa alla vice presidenza. Trump lo cambierà in corsa sicuramente, sussurrano i fan del tycoon. Mentre l’ala moderata dei Repubblicani per ora cerca di difendere Vance.
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