Inizialmente cancellato causa Covid-19, come centinaia e centinaia di Pride in tutto il mondo, il L.A. Pride ha improvvisamente e inaspettatamente ripreso forma. Ieri mattina Christopher Street West, ovvero l’organizzazione che ogni anno gestisce l’evento, ha annunciato un clamoroso campio di programma.
Il 14 giugno si terrà infatti una marcia di protesta pacifica come risposta all’ingiustizia razziale che è riesplosa in tutti gli Stati Uniti d’America dopo l’assassinio di George Floyd da parte di un poliziotto. “Nel 1970 ci riunimmo sull’Hollywood Boulevard per protestare contro la brutalità della polizia e l’oppressione nei confronti della nostra comunità”, ha dichiarato Estevan Montemayor, presidente dell’organizzazione. “Lo faremo di nuovo quest’anno, dove tutto è iniziato, in solidarietà con Black Lives Matter.”
Christopher Street West e l’ACLU dovettero sfidare in tribunale la Commissione di polizia di Los Angeles per ottenere il permesso per organizzare la prima storica parata cittadina, 50 anni or sono, che a sua volta era una commemorazione dei Moti di Stonewall andati in scena un anno prima, in cui Marsha P. Johnson e altri membri della comunità LGBTQ reagirono alla violenza e all’oppressione della polizia. Montemayor ha ricordato come la lotta, la forza e il coraggio della Johnson abbiano ispirato gli attivisti di Christopher Street West nell’organizzare questa protesta.
“Come transessuale, come donna di colore, come membro di questa comunità, dovette affrontare l’oppressione su molti fronti”, ha ricordayo Montemayor. “Penso che sia nostro imperativo continuare a combattere l’ingiustizia e l’oppressione a cui stiamo attualmente assistendo”. Alla luce delle preoccupazioni per il coronavirus, tutti i partecipanti dovranno indossare mascherine per il viso, mantenere il distanziamento sociale e prendere altre precauzioni di salute, come avere il disinfettante per le mani o indossare guanti. Nessun carro, ovviamente, e nessuna musica.
“Ci è stato detto che è più sicuro stare a casa, ed è assolutamente vero; è più sicuro rimanere a casa durante questa pandemia – e che se non è assolutamente necessario non dovreste lasciare la vostra casa”, ha concluso Montemayor. “Ma mentre riflettiamo su ciò che sta accadendo, penso sia giusto affermare come sia assolutamente necessario uscire dalle nostre case per parlare forte e chiaro di questa ingiustizia, protestando pacificamente”.
Fonte foto, FB
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