Tutto il mondo del calcio si è stretto attorno a Jakub Jankto, 27enne centrocampista dello Sparta Praga, in prestito dal Getafe, e della nazionale ceca.
Ex giocatore di Udinese, Ascoli e Sampdoria, Jankto ha fatto la storia dichiarando la propria omosessualità. Mai un giocatore tanto importante, nazionale, nel pieno della propria attività, aveva fatto coming out. Jankto ha infranto un muro, con decine di club da tutto il mondo, calciatori e federazioni che si sono complimentate per il coraggio avuto. Via social Jankto ha pubblicato dei ringraziamenti anche in italiano, avendo giocato nel Bel Paese dal 2014 al 2021. Proprio in Italia Jakub è diventato padre, con l’ex fidanzata che si è detta orgogliosa del suo coming out.
“Grazie mille per tutto il supporto che mi avete dato”, ha scritto Jakub, a corredo di una foto che lo ritrae con la maglia della Sampdoria. “È veramente grandissimo e lo apprezzo tanto. Adesso possiamo tornare a parlare di calcio!“.
Immancabili, purtroppo, anche i commenti omofobi. Pseudo tifosi si sono accalcati sul profilo di Jankto e sui vari profili che hanno applaudito il suo coming out, vomitando odio. Il Pescara calcio, in tal senso, ha commentato il coming out del calciatore ceco su Twitter scrivendo “Truly inspiring”. Incredibilmente alcuni commenti omofobi hanno sporcato il tweet, tanto da costringere il club ad un secondo cinguettio, ancor più netto nel rimarcare il proprio impegno contro l’omofobia.
“In queste ore abbiamo ricevuto diversi messaggi offensivi rispetto al tweet dedicato al calciatore Jakub Jankto. Nulla di nuovo, ovviamente. Non è altro che la conferma – se ce ne fosse ancora bisogno – della necessità di stigmatizzare sempre di più l’omofobia”.
Nella serata di ieri, San Valentino, anche la Sampdoria ha voluto celebrare Jakub, che ha giocato con i doriani ben 90 partite, segnando 8 goal. “Love is Love. Everyday. Proud of you, Kuba Jankto”.
L’Ascoli dove Jakub ha giocato nel 2015/2016, segnando ben 5 goal in 35 partite, ha diramato questo bellissimo comunicato ufficiale.
“Quando abbiamo visto il video in cui hai fatto coming out dichiarando al mondo la tua omosessualità, abbiamo avuto una stretta al cuore, non per il contenuto del video – nel 2023 può essere ancora un problema l’orientamento sessuale di una persona? – ma per i tuoi occhi lucidi alla fine di quel video, dopo aver detto “Sono gay e non voglio più nascondermi”. Subito dopo quella frase lanci uno sguardo al cielo, come se ti fossi liberato di un peso insostenibile. Noi come Ascoli Calcio, noi come popolo piceno abbiamo ammirato nella s.s. 2015/16 le tue prodezze in campo, la tua professionalità, la tua voglia di arrivare. Nella tua esperienza all’Ascoli ricordiamo i 5 gol e 9 assist nelle tue 35 presenze, ricordiamo un ‘Kuba’ ambiziosissimo, con una voglia straripante di lanciarsi nel calcio dei massimi livelli, andavi in giro col vocabolario di italiano perché imparare bene la lingua ti avrebbe aiutato ad arrivare. E così è stato. A noi, tutto il resto davvero non importa. Forza Kuba! Siamo con te e ti sosterremo sempre!“.
A dir poco indecente e menzognero l’articolo pubblicato da Libero, a voler sminuire la portata del coming out di Jankto (no, non è un outing!), parlando di “calciatore a fine carriera” che si “ricorda” (….) di essere gay. Peccato che Jakub sia nel pieno della propria carriera calcistica, avendo appena 27 anni, giochi in nazionale e nella “Juve” della Repubblica ceca, ovvero lo Sparta Praga. Purtroppo nulla di nuovo da parte dal quotidiano diretto da Alessandro Sallusti.
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