Incassati 771,104,850 dollari in tutto il mondo con No Time To Die, 25esimo capitolo dell’infinita saga dedicata a 007, Barbara Broccoli, potentissima produttrice del franchise, ha ipotizzato un futuro James Bond non binario.
Dopo anni di speculazioni su un ipotetico 007 dichiaratamente omosessuale, Broccoli ha affrontato la questione di petto nel corso di un’intervista rilasciata al podcast Girls On Film. La produttrice ha ribadito che il nuovo James Bond non sarà una donna bensì un uomo di nazionalità britannica, con l’ipotesi non binaria tutt’altro che da sottovalutare. “Chissà, penso sia una possibilità, non trovate? Dobbiamo solo trovare l’attore giusto“. Daniel Craig ha infatti terminato il suo lungo e ricchissimo contratto, avendo girato 5 film negli iconici abiti della spia più famosa del mondo.
“Non penso che dovremmo fare film in cui le donne interpretano gli uomini. Penso che dovremmo fare più film sulle donne e creare personaggi femminili“, ha sottolineato Broccoli, che negli ultimi anni ha lentamente aperto all’inclusione LGBTQ+ nel cast della saga. In No Time To Die, Q, interpretato da Ben Whishaw, omosessuale dichiarato nella vita reale, fa praticamente coming out, rivelando di avere una cena intima con un uomo.
Indimenticabile, poi, lo scontro tra Daniel Craig e Javier Bardem in Skyfall, autentico capolavoro di omoerotismo. La stessa Broccoli ha rivelato che lo studios aveva chiesto di tagliare la scena in questione, perché “troppo gay”. Rimasta anche per volontà di Sam Mendes, è presto diventata una scena di culto.
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