È in arrivo un “film horror LGBT“. Tra gli ideatori John Logan, da sempre gay dichiarato e qui al debutto alla regia con un film sulle terapie di conversione. Lo sceneggiatore di “L’ultimo samurai“, “Il gladiatore“, “The Aviator“, “Red”, e “Rango” farà quindi il suo esordio dietro la macchina da presa con Whistler Camp, prodotto dalla Blumhouse Productions.
Al momento, c’è silenzio assoluto sul progetto. Oltre alla presenza di John Logan come regista, tra i produttori ci saranno anche Michael Aguilar e il creative executive Ryan Turek come supervisore. Il casting dovrebbe essere iniziato, ma oltre alla trama generale non ci sono altre notizie in merito.
Una storia delicata e discussa su Whistler Camp
Secondo Deadline, Whistler Camp racconterà una storia d’emancipazione all’interno di un campo in cui vengono praticate le terapie di conversione. Volendo si potrebbe supporre una relazione amorosa tra due “ostaggi” del campo, per niente contenti di essere trattati come malati solo perché omosessuali.
Nel corso dei prossimi mesi se ne saprà sicuramente di più. Quel che è certo, è che dallo sceneggiatore di Il Gladiatore, Hugo Cabret, Skyfall, Spectre, Sweeney Todd e Penny Dreadful, nominato per 3 volte agli Oscar, ci si aspetta il massimo. Whistler Camp allungherà la (corta) lista dei film che hanno trattato il tema, come “Boy Erased“ e “The Miseducation of Cameron Post“. Sulle terapie di conversione, la discussione è aperta da anni. Sono diversi i Paesi che le hanno vietate per legge.
Non in Italia, ovviamente, dove si ha già un bel da fare con il ddl Zan, frenato dall’indecoroso ostruzionismo leghista.
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