La mia educazione sentimentale online

"Per un bel po' ho pensato che l'amore sarebbe arrivato a me tipo download, velocemente, semplicemente beccando il profilo giusto".

La mia educazione sentimentale online - me 1 - Gay.it
3 min. di lettura

Sono un nativo sentimentale digitale. Ho iniziato a usare le chat a tredici anni, col primo computer regalo di mio nonno. Uno scatolone lento, col quale dovevo elemosinare in ginocchio la connessione internet, all’epoca carissima. Un lusso. Non ho mai avuto una storia o una liaison nata dalla vita reale, tridimensionale, perché da sempre mi sono mosso nel mondo con una socialità livello Emily Dickinson. L’unico modo per procacciarmi filarini o amanti è stato sempre e solo il web. Indi mi propongo come caso di studio: usatemi per capire il cuore del futuro, l’amore del nuovo millennio.

Son stato campione di proiezioni e distorsioni immaginifiche: con due o tre informazioni sul contatto gaydar o gayromeo di turno divenni gran bravo, sin dalla prima adolescenza, nel dar vita a tutte delle epopee in pieno stile provenzale ovvero proto-romantico, in cui sia chiaro il sesso contava pochissimo. Cercavo l’amore. Perlopiù. Se era solo sesso era un tormento: mi ci costringevo e poi mi pentivo. Condizionamento cattolico? Direi più sistema nervoso inadatto.

In rete ho conosciuto cartomanti della tv, ragazzi padri, ex porno attori, principi, pompieri, trafficanti di giocattoli, diplomatici del Vaticano, marchette di piazza Trento, monotesticoli, romantici microdotati e inservibili maxi, massoni, Asperger, divoratori di minestrone, dispenser di illusioni, commessi a vita e infine poi il destino.

Dai 18 ai 28 anni ho fatto questi periodici, ricorrenti bagni di umanità, sospinto dall’eccitazione o dai moti del cuore. Ho conosciuto persone che mai avrei pensato: ragazzi, uomini, incantevoli e laidi. Alla fine ho trovato l’amore. Perfino il mio primo coming out fu dovuto all’euforia per le conoscenze online. Avevo 14 o 15 anni. Mi sentivo con uno. Trentenne, brianzolo. Un ballerino decisamente tamarro. Nella mia mente l’ho associato irrimediabilemente a Cattelan, l’artista. Per il viso, il profilo, la forma del naso. Mi ci sentivo e volevo incontrarlo. Ma non so perché, prima chiesi il permesso a mia madre. E per introdurre la richiesta mi toccò chiarire due o tre cose.

Ricordo che mia madre stava sul cesso. Forse era incinta. Mamma ma te l’aspettavi? Mah, più o meno, però poi tutti questi calendari. Sì, perché all’epoca ero fissato coi calendari delle starlette, quelli che uscivano con le riviste. Paola Barale, Alessia Marcuzzi, Valeria Marini: come un camionista allupato mi segnavo il giorno d’uscita e mi fiondavo in edicola a procurarmeli. Ma così, per suggestione estetica, mica per altro. Lei comunque mi disse di no: non ci puoi uscire. Figuratevi, mia madre è paranoica: ho cominciato a uscire coi ragazzi conosciuti su internet quando ho smesso di pensare che avevo bisogno di chiederle il permesso per farlo.

In rete si becca di tutto: ho chattato con preti, con gente che mi voleva portare a far le orge con giocatori di calcio in incognito, ho persino trovato il mio professore di religione del liceo, che aveva in simpatia soprattutto i maschi e spesso li chiamava “pisello”. Quindi insomma non proprio una rivelazione. I miei amori interrotti e il più delle volte solo immaginati, così come le due storie che ho avuto finora, son tutti arrivati da lì. Dal vivo non ho mai conosciuto nessuno, non c’ho manco mai provato. Anzi no, balle. Una volta almeno sì, l’ho fatto. A un aperitivo di classe, tipo in quinta liceo. In un tavolo nei pressi nel nostro c’era un tipo, molto bello. Più grande. Avevo bevuto, le mie compagne mi spronavano: dai, provaci.

Ciao, vuoi venire fuori a fumare una sigaretta?

Intanto la tengo in mano, la sigaretta, come a fornire una didascalia di quello che sto dicendo.

Lui mi fissa per un due secondi.

No.

Lo sguardo in una indecifrabile terra di mezzo tra l’interrogativo e lo schifo.

Per un bel po’ ho pensato che l’amore sarebbe arrivato a me tipo download, velocemente, semplicemente beccando il profilo giusto. Ho pagato piuttosto caro, per anni, il distacco dalla realtà, l’abitudine a voler tutto e subito. Ho fatto scappare un sacco di ragazzi con la mia sindrome del visto-selezionato-ok, ti amo: se per molti internet era ed è solo un mezzo per agganciare e poi chissà, nel mio caso mi ha proprio irregimentato la testa o meglio ha incentivato la mia codardia, il mio aver paura del rifiuto e l’attaccarmi con troppa foga all’ipotesi di una relazione.

Ti ho conosciuto, abbiamo chattato, ora siamo pronti per un amore che duri per sempre.

Com’è avere il coraggio di rivolgere, per la prima volta, dal vivo, la parola a qualcuno che ti piace?

Che forza sovrumana devi avere per pronunciare quelle frasi azzardate che si assumono il rischio di suscitare dolore?

Come si smette di volersi innamorare a comando?

(Jonathan Bazzi)

 

https://www.gay.it/donne/news/violenza-donne-mia-vita

Gay.it è anche su Whatsapp. Clicca qui per unirti alla community ed essere sempre aggiornato.

© Riproduzione riservata.

Partecipa alla
discussione

Per inviare un commento devi essere registrato.
Avatar
Robben Wainer 18.3.17 - 9:40

La suo lavorare con lettere e sono marvigliosa, e si hai la posta ti voce erava alzata per la condanna LGBT

Trending

Mahmood Matteo Salvini

Salvini di nuovo contro Mahmood, la Lega si oppone al premio Rosa Camuna

Musica - Mandalina Di Biase 24.4.24
Justin Bieber Jaden Smith

Il video del corpo a corpo d’amore tra Justin Bieber e Jaden Smith infiamma gli animi e scatena gli omofobi

Musica - Mandalina Di Biase 22.4.24
Gianna Ciao GIornata Visibilita Lesbica

Gianna Ciao, le lesbiche durante il fascismo e la Giornata Mondiale della Visibilità Lesbica

Culture - Francesca Di Feo 26.4.24
Gianna Nannini: "Carla mi ha salvata, l'unica persona che in tutta la mia vita mi ha sempre sostenuto" - Sei nellanima foto Ralph Palka SNA 491A7764 - Gay.it

Gianna Nannini: “Carla mi ha salvata, l’unica persona che in tutta la mia vita mi ha sempre sostenuto”

Culture - Federico Boni 24.4.24
Becoming Karl Lagerfeld, il full trailer italiano racconta anche la storia d'amore con Jacques de Bascher - Disney Becoming Karl Lagerfeld Daniel Bruhl Theodore Pellerin - Gay.it

Becoming Karl Lagerfeld, il full trailer italiano racconta anche la storia d’amore con Jacques de Bascher

Serie Tv - Redazione 26.4.24
Matteo Salvini annuncia la candidatura di Roberto Vannacci alle Europee il giorno della Liberazione - Matteo Salvini e Roberto Vannacci - Gay.it

Matteo Salvini annuncia la candidatura di Roberto Vannacci alle Europee il giorno della Liberazione

News - Redazione 26.4.24

Hai già letto
queste storie?

Marius Madalin Musat e Jonathan Bazzi

Jonathan Bazzi “Cos’ha Milano di inclusivo e anticlassista?”, aggredito in Porta Venezia con il suo compagno Marius Madalin Musat

News - Redazione Milano 4.1.24
San Valentio Queer

San Valentino, “lascia che ci pensi io” è il “ti amo” scritto coi petali di rosa

Culture - Emanuele Bero 12.2.24
facebook gay smartphone dating

Mi sento come in un dating show, il “paradosso della scelta” vale anche in amore?

Lifestyle - Luca Diana 3.1.24
lady oscar genere non binario

Se oggi un millennial riguarda Lady Oscar, che fine fa quel buon padre che voleva un maschietto?

Culture - Emanuele Bero 28.11.23
"Restiamo amici?" Quando un amore si spegne, l'amicizia dove va a finire? - COPERTINA ARTICOLO 1 - Gay.it

“Restiamo amici?” Quando un amore si spegne, l’amicizia dove va a finire?

News - Emanuele Bero 25.1.24
chat gay gratis italiana

Chat per incontri gay: le 7 migliori app del 2024

Lifestyle - Redazione 5.1.24
arcigay

Chi sono io? Un kit per andare a scuola senza paura

Guide - Redazione Milano 7.11.23
gran-bretagna-giovani-trans

Scozia, 1 giovane trans su 3 non si sente al sicuro negli spazi pubblici

News - Francesca Di Feo 12.4.24