E’ della settimana scorsa l’ultimo atto di omofobia nel nostro Paese. Questa volta è successo a Latina e le vittime sono due ragazze lesbiche, minorenni. Da quanto si apprende, la sera del 7 marzo le due ragazze stavano passeggiando in piazza San Marco, nel centro della città, e sono state avvicinate da un gruppo di ragazzi. Senza ragioni, hanno iniziato a rivolgere alle due coetanee delle offese di diverso tipo legate al loro orientamento sessuale, tra cui “lesbiche di m*rda“.
Le offese non sono però bastate. Uno dei componenti del gruppo ha pensato bene di spruzzare negli occhi delle due vittime la schiuma utilizzata durante i festeggiamenti di Carnevale. A umiliazione conclusa, se ne sono andati come se nulla fosse. Le due ragazze non hanno subito gravi danni, essendo la schiuma innocua. Ma si tratta dell’ennesimo caso di omofobia, che fortunatamente non è sfociato in violenza fisica. Nonostante questo, l’aggressione rimarrà stampata nei ricordi delle due ragazze per sempre.
Arcigay Latina attacca il gruppo di ragazzi omofobi
La denuncia dell’aggressione omofoba è partita dal Comitato Territoriale di Arcigay SeiComeSei. Marilù Nogarotto e Anna Claudia Petrillo, presidente e vicepresidente d’Arcigay Latina, hanno affermato:
Un gruppo di ragazzi ha insultato due ragazze minorenni rivolgendo loro epiteti come ‘lesbica di m*rda’. Alle giovani è stata poi spruzzata negli occhi la schiuma bianca che viene utilizzata per i festeggiamenti del carnevale. Per fortuna le due ragazze non sono state ferite gravemente. Ma noi vogliamo comunque ribadire il nostro sdegno di fronte a questo vile genere di aggressioni: continueremo a essere presenti e dare supporto a tutte le persone sul territorio.
Il caso ha destato un profondo sdegno tra le associazioni LGBT della zona. Una preoccupazione che aumentare di giorno in giorno, con atti di omofobia più o meno gravi. Lo stesso Arcigay ha sottolineato che quasi quotidianamente ricevano segnalazioni di episodi omofobi:
© Riproduzione RiservataSono mesi che riceviamo segnalazioni da parte di ragazze e ragazzi, giovani e giovanissimi. Siamo convinti che il clima d’odio, verbale e non, che si sta delineando, è figlio del triste periodo storico che il nostro Paese sta attraversando.