Omofobia interiorizzata
Spesso accade che i due membri della coppia si trovino in una fase distinta all’interno del processo di accettazione della propria omosessualità. Questo genera inevitabilmente divergenze che compromettono la qualità e la durata del rapporto. Ad esempio, se io sono in pace con il mio orientamento sessuale e voglio presentare il mio ragazzo alla mia famiglia e ai miei amici, ma il mio partner non è a suo agio con la sua identità, quindi relega il nostro legame all’ambito privato, è molto probabile che la relazione si spezzi. Affinché una coppia perduri, è necessario che le due persone coinvolte si trovino sugli stessi binari, percorrendo la stessa strada e viaggiando alla stessa velocità.
Come afferma la psicologa Sonia Soriano, ogni omossessuale deve attraversare un processo specifico di accettazione e riconoscimento individuale. Questo cammino inizia nel momento in cui la persona in questione inizia a provare attrazione verso una persona del suo stesso sesso e termina con l’integrazione della propria omosessualità. Il processo è composto da cinque fasi:
- Sensibilizzazione
- Consapevolezza dei propri desideri verso lo stesso sesso
- Riconoscimento e definizione di omosessualità
- Accettazione della propria omosessualità
- Integrazione della propria omosessualità come parte dell’identità personale e sociale
Sfortunatamente, il più delle volte accade che una persona gay rimanga bloccata in una delle fasi sopracitate, senza arrivare alla conclusione del percorso. Di conseguenza, nel momento di creare l’identità della coppia, si verificano molti conflitti a seconda di dove si trovi ciascuna persona nel processo di accettazione personale. Soriano afferma che, quanto più i due partner sono in due fasi diverse e distanti, tanto più la coppia sperimenterà ostacoli, stress e difficoltà. Tornando all’esempio inziale, se io sono nella fase 5 e il mio compagno nella fase 3, si produrranno discussioni persino in merito alle modalità di esternazione della propria manifestazione affettiva. Per me sarà naturale prendere la mano del mio fidanzato in pubblico, ma per lui non sarà così. Il suo ritrarsi verrà da me percepito come un rifiuto del mio amore per lui e della mia identità, mentre per l’altro questo tipo di effusione sarà considerato un gesto scomodo e spaventoso in quanto troppo espositivo.
Fonte: Proceso de Desarrollo de la Identidad Homosexual, Sonia Soriano Rubio (ed. 1996)