Ossessionato dalla comunità LGBT, Simone Pillon, senatore della Lega, è tornato ad attaccarci. A poco più di 3 settimane dall’arrivo della proposta di legge contro l’omotransfobia alla Camera dei Deputati, i cattoestremisti d’Italia hanno ricominciato la loro crociata personale, gridando puntualmente alla censura, al bavaglio nei loro confronti.
“Alla Camera, profittando dell’emergenza coronavirus, tentano il colpo e forzano le tappe per approvare la censura del pensiero. Ognuno libero di fare ciò che vuole, e di prendersene la responsabilità, ma anche noi vogliamo essere liberi di combattere utero in affitto, adozione per LGBT e soprattutto liberi di rifiutare il GENDER per i nostri figli”, tuona Pillon in un pezzo firmato La nuova Bussola Quotidiana, in cui si parla senza vergogna alcuna di ‘legge liberticida’.
“Una bomba che esploderà sulla libertà di pensiero e di parola per chiunque non si piegherà al diktat omosessualista”, continua Pillon in una delle sue solite sparate. “Dai testi emerge un quadro allucinante. Se passasse il testo unificato, avremmo da una parte l’impossibilità di esprimersi circa il gender nelle scuole perché chiunque alzasse la voce contro le drag queen di Roma e Bologna – per fare un esempio recente dalla cronaca – sarebbe immediatamente messo sotto processo per istigazione all’odio contro i transessuali e se fosse condannato sarebbe anche condannato al carcere e alla pena accessoria di svolgere lavori socialmente utili nelle associazioni degli omosessuali“. Tutto questo, neanche a dirlo, è falso. Pura e semplice disinformazione cavalcata con modalità criminali nel loro essere sfacciatamente menzognere.
“Poniamo il caso di un papà che protesta con il preside della scuola di suo figlio per una iniziativa scolastica di chiaro stampo omosessualista”, insiste Pillon. “Ebbene, potrebbe essere denunciato dal dirigente scolastico e condannato per omofobia. Ecco perché siamo tutti esposti”. Altra fesseria, perché questa ipotesi non rientrerebbe certamente nel concetto di ‘omofobia’. La strada intrapresa dall’estrema destra e dagli ultra-cattolici d’Italia, ormai è chiara e facilmente prevedibile, è quella dell’allarmismo ingiustificato e ingiustificabile, della totale disinformazione a senso unico, del suscitare insensate paure nei confronti dell’italiano medio, minacciando manette ad ogni opionione contraria. Così non è, così non sarà.
La proposta di legge Zan, come detto 10, 100, 1000 volte, andrebbe semplicemente ad estendere la legge Mancino, che già esiste e che punisce ogni forma di violenza e descriminazione per motivi razziali, etnici, religiosi o nazionali, anche all’orientamento sessuale e all’identità di genere. Una legge sacrosanta che andrebbe a punire le istigazioni all’odio e alla violenza omotransfobica, introducendo sanzioni e pene per chi istiga a commettere oppure commette direttamente violenza e odio di tipo transfobico.
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