Finalmente ci siamo. Dopo 25 anni di dibattiti, polemiche e sfiancanti promesse puntualmente mai mantenute, domani, martedì 30 giugno, il DDL Zan contro l’omotransfobia sarà depositato alla Camera, per poi arrivare in aula entro fine luglio. A darne l’annuncio il Partito Democratico.
Ora avanti così. Perché l’odio e l’intolleranza vanno combattute senza se e senza ma. Per una società più giusta, più civile. E questo, per quella società, è un grande passo in avanti. Davvero grande.
Monica Cirinnà, senatrice del Pd, ha così celebrato l’annuncio: “Il 28 giugno 1969 da Stonewall è partita una lunga marcia per la libertà e la pari dignità. Sono felice che proprio oggi il Partito Democratico confermi che martedì, dopo un lungo lavoro e una discussione approfondita, verrà depositato il testo unificato delle proposte di legge su misoginia e omotransfobia. Un paese civile è un paese in cui tutte le persone sono riconosciute e protette; in cui discriminazioni, odio e violenza vengono contrastati con gli strumenti della democrazia e della cultura, e vengono puniti con severità. Al lavoro e alla lotta, per una buona legge, che arrivi presto“.
Nel weekend l’ennesima aggressione omofoba di questi ultimi anni, avvenuta a Pescara, con 7 delinquenti che hanno aggredito una coppia gay. “Si tenevano per mano. Per questo due ragazzi sono stati aggrediti e picchiati da sette persone. Un branco di omofobi”, ha denunciato il relatore del DDL Zan. “Fermiamo questa spirale di violenza e diamo piena dignità a tutti i cittadini di questo Paese”.
Intervistato dalla Repubblica, il deputato Pd ha sottolineato come “in Parlamento c’è una maggioranza compatta e decisa ad approvare la legge che introduce anche del reato di ‘misoginia’, ossia di odio contro le donne“.
Il ddl, anticipato dall’Espresso, va a modificare gli articoli 604-bis e 604-ter del codice penale, andando ad inserire l’orientamento sessuale e l’identità di genere all’interno dell’attuale impianto giuridico in materia di reati e discorsi d’odio (fino ad oggi etnici, razziali o religiosi), estendendo così la normativa già esistente alla protezione delle persone LGBT. La legge andrebbe a mettere sullo stesso piano la discriminazione per orientamento sessuale a quello razziale, escludendo il reato di propaganda.
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Ben vengano le buone leggi che possano incidere sulla mentalità degli italiani , facendo loro capire che tutti hanno diritto ad esser considerati in maniera uguale a coloro che si sentono superiori per “diritto di nascita”.