Dalle pagine di 7, settimanale del Corriere della Sera, Lilli Gruber ha ribadito l’importanza e l’urgenza di una legge contro l’omotransfobia.
“Non dobbiamo smettere di chiederla“, ha sottolineato la giornalista de La7. “Per punire chi discrimina e perseguita una persona in base al suo orientamento sessuale ma anche per smantellare questi abusi, questo machismo predatore, questi soprusi che troppo spesso si trasformano in parole e gesti estremi. L’odio, il razzismo, l’omofobia, le discriminazioni, non meritano nessuna libertà di espressione“.
Ad applaudire le parole della Gruber il deputato Pd Alessandro Zan, relatore della legge che porta il suo nome.
La libertà di espressione non può mai degenerare in incitamento all’odio e alla violenza. Fermiamo la narrazione strumentale e becera di chi usa la Costituzione per opporsi alla legge contro omotransfobia e misoginia. La nostra Costituzione ci dice che devono essere rimossi gli ostacoli che limitano la libertà e l’uguaglianza delle cittadine e dei cittadini. Se una persona non tiene per mano il proprio partner per strada per paura di essere aggredita, non è libera. Se una persona non vive apertamente e pienamente ciò che è perché teme discriminazioni, non è libera. E così centinaia di altri esempi. Il ritardo italiano è semplicemente vergognoso. Ora basta.
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