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Macerata, 18enne denuncia aggressione omofoba: due 21enni a processo

Ha trovato il coraggio solo nelle ultime settimane, denunciando due 21enni che lo avevano aggredito verbalmente e fisicamente a fine ottobre dello scorso anno.

macerata
2 min. di lettura

Ha poco più di 18 anni il ragazzo vittima di un’aggressione omofoba avvenuta il 31 ottobre 2018. Solo qualche settimana fa ha trovato il coraggio di denunciare quanto accaduto ai Carabinieri, che hanno suonato al campanello di casa dei due ragazzi, di 21 anni, responsabili dell’aggressione. All’epoca la vittima era ancora minorenne e si stava recando con alcuni amici a San Severino (Macerata), in un locale dove la scuola aveva organizzato una festa. Per 5 mesi ha continuato la sua vita con questo peso, vergognandosi per quanto successo o avendo paura che i due bulli lo attaccassero nuovamente.

Secondo quando ha detto agli inquirenti, il ragazzo (ancora minorenne all’epoca del fatto) era salito sulla navetta che lo avrebbe portato al locale indicato, a San Severino. Non appena a bordo, i 2 bulli lo avrebbero deriso per il suo modo di vestire, il suo comportamento e il suo orientamento sessuale. Non era la pria volta: il ragazzo era abituato agli insulti dei due, che lo avevano preso di mira. Ma aveva sempre cercato di non dargli retta. 

L’aggressione da verbale è diventata fisica con calci e spinte

Il racconto del ragazzo gay di Macerata inizia, anche quella sera del 31 ottobre 2018, con molte offese nei suoi confronti:

Non appena saliti sulla navetta, mi sono accorto che alcuni ragazzi, alla mia vista, hanno iniziato a ridacchiare e ad insultarmi pesantemente chiamandomi fr*cio e rivolgendomi altri epiteti del genere.

Una volta scesi dalla navetta e giunti a San Severino, il gruppo si è incamminato verso il locale. A quel punto, è iniziata l’aggressione fisica. Prima un calcio, poi le spinte e i continui insulti.

Giunti a San Severino, ci siamo incamminati verso l’ingresso del locale in cui si teneva la festa e improvvisamente ho ricevuto un calcio da un ragazzo. Gli ho chiesto spiegazioni sul suo gesto e, senza neanche avere il tempo di sentire la risposta, si è scagliato contro di me un suo amico. Mi ha spinto facendomi cadere. 

Molte volte i bulli, oltre alle offese, avevano minacciato anche di pestarlo, ma fino a quella sera non avevano mai messo in pratica l’avvertimento. L’aggressione ha sconvolto il ragazzo, portandolo a non uscire più di casa per paura di essere pestato nuovamente. La sua paura è durata per mesi, non riusciva nemmeno ad incontrare gli amici. Fino a quando non si è recato dai Carabinieri, che si sono subito attivati. Il 9 aprile e il successivo 8 maggio il ragazzo sarà in aula, assieme all’avvocato Lolita Felicetti, contro i due bulli di 21 anni che dovranno rispondere di aggressione e diffamazione.

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