Firenze, scuola Marconi. Una maestra elementare aveva pensato di rendere più interessante la sua lezione con un laboratorio incentrato sugli stereotipi di genere. Un modo alternativo per capire quanto la discriminazione sessuale sia da condannare. Ma alcuni non hanno apprezzato, tanto da minacciare la stessa maestra sui social:
Due bastonate di notte a quell’insegnante e vedrete come smette subito.
Da quanto riporta FanPage, la maestra aveva proposto il laboratorio a colleghi e genitori durante un consiglio di classe. L’idea era quella di prendere in esame le fiabe più note, e “invertire” i ruoli di genere. Quindi, Capuccetto Rosso poteva anche essere un maschio, mentre il lupo poteva essere una femmina.
Le proteste di un genitore per gli stereotipi di genere
Se nessuno aveva avuto da obiettare durante l’incontro, una mamma ha pensato bene di alzare un polverone il giorno dopo, vietando alla figlia di partecipare al laboratorio. In aggiunta, il quotidiano La Nazione è intervenuto, forse contattato dalla stessa madre, raccontando la vicenda.
Da qui, dopo un articolo critico sulla lezione proposta, sono partite anche le minacce verso la maestra.
Tra le critiche, anche il commento di Pillon
La lezione sugli stereotipi di genere ha alzato una polemica che è andata anche su YouTube, ed è qui che si registrano i peggiori commenti.
Sotto un video di Raffaele Palermo, in cui parla dell’articolo e critica la maestra, molti utenti si sono schierati contro la lezione (e quindi a favore degli stereotipi di genere?).
- Così si crea confusione nelle menti dei piccoli. Maestra da licenziare subito.
- Da ergastolo, vanno presi a pedate questi ignobili.
- Non mandate i figli a scuola, sono pedofili.
Ed è intervenuto anche Pillon:
Le associazioni Lgbt impongono il programma per decostruire gli stereotipi di genere e così i bambini dai sei anni in su vedono distrutta la loro identità sessuale.
La difesa della maestra
La Nazione, con il suo articolo, ha sfruttato il fatto per alzare un polverone che in realtà non c’è mai stato. Infatti, come riporta la preside, solamente una madre era contraria, ma per il quotidiano di destra si trattava di “un folto gruppo di genitori”. Al contrario, sono decine le coppie che hanno appoggiato l’idea del laboratorio contro gli stereotipi di genere.
Ma quali corsi gender? Qui spiegano ai nostri figli il rispetto tra uomo e donna. Comunicano ai bambini come le qualità positive o negative delle persone reali e dei personaggi della finzione dovrebbero essere tipiche di una personalità e non di un genere.
Ma per le minacce ricevute, ora la maestra pensa a una denuncia. Dal suo legale:
© Riproduzione RiservataLa cosa grave è che alcune sue frasi sono state strumentalizzate e persino cambiate provocando un danno enorme.
Spero che la maestra prosegua con la denuncia nei confronti di questi orrendi diffamatori, a partire dal quotidiano di destra La Nazione, ennesimo pessimo esempio di giornalismo, se così si può chiamare…