E’ una sentenza storica e rivoluzionaria quella arrivata nella giornata di ieri dalla Corte di Appello di Napoli.
La richiesta di stepchild adoption del bimbo nato dalla compagna da parte di una mamma non biologica è stata infatti accolta, riconoscendole lo stato di ‘mamma dalla nascita’, e non solo di ‘madre adottiva’. Non era mai accaduto.
La sentenza pubblicata da Articolo29.it, che rimarca come anche la madre non biologica sia madre sin dalla nascita perchè ha accettato e condiviso il progetto della procreazione medicalmente assistita, potrebbe diventare un vero e proprio assist nei confronti di tutti quei sindaci che hanno deciso di iscrivere all’anagrafe i figli avuti da due mamme o due papà, senza voler attendere il pronunciamento di un tribunale.
In tal senso un’altra storica sentenza arriva quest’oggi da Pistoia, perchè il tribunale ha accolto il ricorso promosso dagli avvocati di Rete Lenford e Famiglie Arcobaleno contro il rifiuto opposto dal Sindaco alla richiesta di due madri di registrare la nascita del figlio avuto a seguito di ricorso all’estero a tecniche di fecondazione medicalmente assistita.
Il Tribunale ha dichiarato illegittimo il rifiuto del Sindaco e ordinato la rettificazione mediante la sostituzione dell’atto di nascita esistente e la formazione di un nuovo atto di nascita con indicazione delle due ricorrenti come madri del bambino, con l’indicazione di entrambi i cognomi delle madri. Soddisfatta, ovviamente, la Presidente di Rete Lenford, avv. Miryam Camilleri: “Il lavoro di questi mesi che ha visto impegnati una Rete di professionisti, avvocati e giuristi, svolto a fianco delle Amministrazioni per ottenere il riconoscimento della genitorialià, si basa su argomentazioni giuridiche solide e ritenute legittime dai giudici di Pistoia: la tutela del superiore interesse del minore a instaurare relazioni affettive stabili con entrambi i genitori a prescindere dal loro orientamento sessuale, il riconoscimento che anche per le coppie dello stesso sesso, la filiazione può nascere dal consenso consapevole e irrevocabile ad assumere la responsabilità genitoriale sul figlio, come già previsto per le coppie eterosessuali dalla stessa legge 40. Questo è un importante successo per tutti i genitori già “riconosciuti ” ma anche per quelli ancora in attesa di riposta. Auspichiamo che per questi ultimi la strada giudiziale non sia necessaria“.
“Le motivazioni della sentenza sono molto importanti perché, nel riconoscere il diritto delle due mamme ad essere riconosciute entrambe come genitrici del figlio che insieme hanno voluto, la Corte d’Appello fa un passo avanti ulteriore ricordando che la stepchild è una forma di tutela minima per i figli di coppie omogenitoriali, perché è subordinata alla domanda, perché assicura una tutela non piena e, infine, concede di adottare quello che, invece, deve essere considerato un figlio della coppia già alla nascita. In tal senso, richiama espressamente la legge 40 indicando per la piena tutela dei figli di coppie omogenitoriali la strada del riconoscimento alla nascita“.
Di fatto, siamo andati oltre la stepchild adoption.
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