Nel 2018 il tribunale di Pistoia aveva accolto un ricorso promosso dagli avvocati di Rete Lenford e Famiglie Arcobaleno contro il rifiuto opposto dal Sindaco alla richiesta di due madri di registrare la nascita del figlio avuto a seguito di ricorso all’estero a tecniche di fecondazione medicalmente assistita. Il Tribunale dichiarò illegittimo il rifiuto del Sindaco ordinando la rettificazione mediante la sostituzione dell’atto di nascita esistente e la formazione di un nuovo atto di nascita con indicazione delle due ricorrenti come madri del bambino, con l’indicazione di entrambi i cognomi delle madri.
La procura pistoiese ha successivamente presentato ricorso contro l’atto di nascita emesso da un Comune della provincia dove risiedono le due mamme. Ricorso ora respinto da un decreto del tribunale di Pistoia, come riportato da LaNazione. Una prima vittoria per le due donne, in attesa della pronuncia della Corte d’appello di Firenze, la cui prima udienza è in programma domani, 20 gennaio.
Le due donne hanno fatto ricorso alla procreazione medicalmente assistita in Spagna. Nel 2015 nasce loro figlia, inizialmente riconosciuta solo dalla madre biologica. Nel 2018 il riconscimento ufficiale da parte di entrambe, con apposita dichiarazione annotata nei registri di Sato civile.
La scorsa estate è arrivato il ricorso della procura, secondo cui l’atto di nascita andrebbe rettificato perché il rapporto di filiazione sorgerebbe o in presenza di un legame biologico o in presenza delle condizioni di legge quali adozione o procreazione assistita da parte di coppie eterosessuali. Ricorso rigettato dal tribunale che ha ritenuto prevalente in concreto l’interesse della bambina e la stabilità del rapporto di filiazione piuttosto che la verità biologica.
Verità assoluta che ribadisce la sentenza del 2018, che andava a tutelare l’interesse superiore del minore a instaurare relazioni affettive stabili con entrambi i genitori a prescindere dal loro orientamento sessuale, oltre a riconoscere anche per le coppie dello stesso sesso che la filiazione possa nascere dal consenso consapevole e irrevocabile, assumendo la responsabilità genitoriale sul figlio, come già previsto per le coppie eterosessuali dalla legge 40.
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