Un’occupazione liceale per dire basta all’omofobia. Arriva da Pistoia l’accusa nei confronti di due professori del liceo artistico Petrocchi, a detta di alcuni studenti resisi protagonisti di atteggiamenti ‘inaccettabili’, ovvero omofobi e razzisti, con tantodi apologia al fascismo. A darne notizia La Nazione.
“L’episodio che mi riguarda risale allo scorso anno scolastico“, ha raccontato uno degli studenti. “All’uscita dalla classe, il professore ha detto davanti a tutti: ‘Quando faremo un party con donne e alcol, lui non lo portiamo perché si mangia tutte le salsicce’. Una frase inaccettabile. Dopo averci pensato a lungo, con i miei genitori abbiamo deciso di parlare con gli altri docenti e poi di recarci dalla preside per denunciare il fatto. Ci aspettavamo dei provvedimenti seri, invece sono solo arrivate delle scuse generali alla classe ed è finita lì. Non capisco come sia possibile che sia rimasto impunito“.
Secondo i ragazzi la dirigente scolastica non sarebbe quindi intervenuta, ma la diretta interessata Elisabetta Pastacaldi ha smentito: “Certo che è stato sanzionato. Gli ho chiesto spiegazioni e un richiamo verbale, l’ho obbligato a chiedere scusa alla classe. La questione risale allo scorso anno, era già stata affrontata e sembrava risolta. I provvedimenti disciplinari sono graduali: non avrei potuto far altro basandomi su un’unica segnalazione orale. Ieri finalmente lo studente mi ha inviato una relazione scritta dell’episodio, che ho trasmesso subito all’ufficio del provveditorato e alla questura. Saranno loro a valutare quali azioni intraprendere“.
Il giovane, in tal senso, ricorda di aver “sempre subito atti omofobi, ma da parte di un professore, a scuola, è stato davvero umiliante e demoralizzante. Adesso vivo con angoscia e non sono sereno con lui, non ho la forza psicologica per affrontarlo: da parte sua continua tuttora a ignorarmi e il mio rendimento nella sua materia è peggiorato. Cerco di farmi forza, penso a chi subisce in silenzio, ma chiediamo provvedimenti veri: deve essere allontanato perché non è idoneo all’insegnamento“.
Uno dei due docenti in questione avrebbe persino intonato Faccetta Nera. “Non è mia intenzione difendere nessuno“, ha concluso la preside dalle pagine di Open. “Chi sbaglia deve rispondere delle proprie azioni. Sto dalla parte degli studenti: la loro protesta è condivisibile sotto molti punti di vista, a partire dalla richiesta più che legittima di studiare in un istituto in condizioni decorose. Ho fatto ciò che era in mio potere sulla base dei riscontri che avevo. Lo stesso ragazzo a cui sono state rivolte quelle parole mi ha assicurato che fatti del genere non si sono più ripetuti“.
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