Non cessano le polemiche sulle dichiarazioni del giocatore della nazionale Rino Gattuso che, in una conferenza stampa venerdì scorso, aveva dichiarato che le unioni gay lo "scandalizzano" e che, essendo cresciuto credendo nella famiglia tradizionale "questa mi sembra una strana roba". A rispondergli ci pensa Luigi Mastrangelo, campione della nazionale di pallavolo che dichiara: "Ho letto i giornali con le dichiarazioni di Gattuso, che purtroppo rappresentano il pensiero di una buona parte nel mondo del calcio e più in generale nel mondo dello sport. Ho già detto più volte, in occasione di recenti interviste che mi sono state fatte in quanto risulto essere al secondo posto dopo Cannavaro fra gli sportivi più apprezzati dagli omosessuali, quello che penso su questo tema e ci tengo a ribadirlo. Tutti devono avere gli stessi diritti. Non devono esistere discriminazioni".
Penso questo da eterosessuale, per chi avesse di queste curiosità – ha aggiunto Mastrangelo –, e sono convinto che molti sportivi esprimerebbero opinioni analoghe se i meccanismi dell’ambiente sportivo non li scoraggiassero dal farlo. Mi piacerebbe chiedere a Gattuso come si comporterebbe se un grande campione, un suo compagno di squadra gli svelasse di essere omosessuale e di averlo tenuto nascosto a tutti per paura. Forse i suoi goal avrebbero meno valore?". "Gattuso – conclude il campione – è stato testimonial di una campagna firmata Dolce&Gabbana e poi rilascia queste dichiarazioni. Amo il lavoro dei due noti stilisti e poserei anche gratis per loro, senza entrare in contraddizioni simili".
E a meno di una settimana dal Pride nazionale di Bologna Flavio Romani presidente del comitato Bologna Pride commenta: "Le parole intelligenti e civili di Gigi Mastrangelo ci rincuorano molto e ci dimostrano che per fortuna nello sport italiano esistono campioni che non la pensano come Gattuso. Matrimonio e questioni legate a diritti civili delle persone gay lesbiche e trans sono temi troppo importanti per essere affrontati con superficialità in una conferenza stampa pre-partita. Sicuramente domenica noi abbiamo tifato per la nazionale di calcio italiana, anche se il nostro cuore è ormai da tempo rivolto alla Spagna come nazione campionessa di laicità, uguaglianza e reale democrazia".
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