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Matrimonio gay e unione civile: facciamo chiarezza

Quali sono le differenze tra matrimonio gay e unioni civili? In quali Paesi sono legali questi istituti giuridici? Scoprilo in questo articolo.

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Matrimonio Gay vs Unione Civile

Il matrimonio gay, effettivamente equiparato a quello eterosessuale, ad oggi è legale in molti Paesi del mondo. Ma sono altrettanti i Paesi che prevedono la possibilità per le coppie same-sex di fare un’unione civile, per vari aspetti differente dal matrimonio egualitario.

In questo articolo rendiamo meno ambigua la differenza tra matrimonio gay e unione civile. Andremo, inoltre, ad elencare gli Stati che possiedono uno e l’altro istituto giuridico, volto a riconoscere le coppie formate da persone dello stesso sesso.

 

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Differenza tra matrimonio gay e unione civile

A quasi quattro anni dall’approvazione della Legge Cirinnà, che regolamenta le unioni civili e disciplina le convivenze, non solo tra eterosessuali ma anche tra omosessuali, c’è ancora molta confusione intorno a questo nuovo riconoscimento. Anche all’interno della comunità LGBTQ. Spesso si confonde l’unione civile con il matrimonio gay.

Nel matrimonio omosessuale, così come nella cosiddetta “specifica formazione sociale” (sinonimo di unione civile), vengono celebrati i diritti ed i doveri della vita di coppia. In entrambi questi negozi giuridici ci sono, ad esempio, l’obbligo di coabitazione, della comunione o separazione dei beni, l’obbligo di assistenza morale e materiale e in caso di morte di un partner, dell’indennità pensionistica. Inoltre, in caso di malattia grave di un membro della coppia, il partner può scegliere se accettare o meno le cure per la persona malata.

Tuttavia, nell’unione civile mancano alcuni diritti e doveri rispetto al matrimonio gay. Una mancanza a volte sentita dalle coppie same-sex di quei Paesi che, nella propria Costituzione, hanno prevista solo l’unione civile.

Ecco quali sono i principali diritti ed i doveri mancanti nell’unione civile:

  • Nell’unione civile non è previsto l’obbligo di fedeltà;
  • Per quanto riguarda il rito, non sono contemplate le pubblicazioni. Quindi, alcune formule particolari recitate durante la cerimonia non vengono dette durante l’unione civile;
  • Mentre per il matrimonio, i cittadini minorenni hanno la possibilità di chiedere a un giudice la concessione di sposarsi, questa opzione non è prevista per l’unione civile, valida solo per i maggiorenni;
  • Diversi Paesi che prevedono l’unione civile, tra cui l’Italia, hanno escluso la possibilità da parte del genitore non biologico di adottare il figlio del partner (stepchild adoption). Ci sono alcune eccezioni, come l’Estonia che, oltre all’unione civile, prevede la stepchild adoption;
  • Per quanto riguarda divorzio e separazione, non deve essere rispettato il periodo di separazione;
  • Nell’unione civile, i conviventi mantengono ognuno il proprio cognome. È possibile, tuttavia, presentare una dichiarazione per ottenere un cognome comune, aggiungendolo al proprio.

Chiaramente, l’aspetto che fa più discutere in Italia è la negazione della stepchild adoption per le coppie unite civilmente.

Paesi dove è legale il matrimonio gay

Il matrimonio egualitario è possibile in 28 paesi del mondo: Argentina, Australia, Austria, Belgio, Brasile, Canada, Colombia, Costa Rica, Danimarca, Ecuador, Finlandia, Francia, Germania, Irlanda del Nord, Islanda, Lussemburgo, Malta, parte del Messico, Norvegia, Nuova Zelanda, Portogallo, Regno Unito, Spagna, Stati Uniti d’America, Sudafrica, Svezia, Taiwan e Uruguay). Nella componente europea del Regno dei Paesi Bassi è legale il matrimonio gay, tranne che in tre nazioni costitutive (Aruba, Curaçao e Sint Maarten) dove, tuttavia, come in Israele è permesso alle coppie omosessuali coniugate altrove di registrare qui il proprio matrimonio. Estonia e Armenia riconoscono i matrimoni omosessuali celebrati all’estero.

Per quanto riguarda, in particolare, Israele, seppur non sia possibile contrarre matrimoni omosessuali, è stato riconosciuto il diritto di adottare i figli del proprio partner. Inoltre, a Tel Aviv, una delle più importanti mete LGBTQ al mondo, sono stati riconosciuti per le coppie omosessuali gli stessi diritti assistenziali delle coppie eterosessuali.

Paesi dove è riconosciuta l’Unione Civile

Seppur si differenzino per diversi aspetti tra di loro, gli istituti giuridici alternativi al matrimonio gay dei Paesi, che elenchiamo qui di seguito, possono essere messi sotto il termine ombrello di unioni civili.

I Paesi che prevedono l’unione civile sono: Italia, Andorra, Cile, Cipro, Croazia, Grecia, Liechtenstein, Repubblica Ceca, San Marino, Slovenia, Svizzera e Ungheria.

La Cambogia ed il Giappone concedono dei diritti alle coppie omosessuali, come quello alle visite ospedaliere.

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