Quattro anni fa, come ricordato questa mattina, la Camera approvava definitivamente la legge sulle unioni civili, fortemente difesa e voluta da Monica Cirinnà. Proprio la senatrice democratica, via Facebook, ha voluto celebrarne l’anniversario, chiedendo alla politica tutta di non fermarsi. Perché tanti altri diritti LGBT sono ancora oggi negati.
Sono passati quattro anni dall’approvazione della legge sulle unioni civili, una legge che come dico spesso si occupa della felicità delle persone. Non so più quante coppie ho abbracciato, quante unioni ho celebrato, quanti sorrisi hanno scaldato il mio cuore. Ogni volta è bellissimo, è come vedere la Costituzione diventare vita vera. Quest’anno, però, avverto con ancora più forza i limiti di quella legge, e le situazioni di disuguaglianza a cui non ha potuto porre rimedio e che l’emergenza sanitaria ha reso ancora più evidenti. Penso al mancato richiamo all’articolo 78 del codice civile in materia di affinità, che priva gli uniti di suocere e suoceri. Ma penso soprattutto alla condizione – per me sempre più dolorosa – delle famiglie arcobaleno che, in assenza di riferimenti normativi chiari, sono costrette a lottare nei tribunali e con le pubbliche amministrazioni per ottenere il riconoscimento dei propri diritti. Certo, da quattro anni a questa parte si sono fatti alcuni passi avanti. E questo dimostra che la legge sulle unioni civili ha scavato in profondità nella cultura e nella società italiana. Ma non basta, non può bastare, non più. Credo sia giunto il momento di iniziare a lavorare per mantenere la promessa dell’eguaglianza, e completare il lavoro iniziato quattro anni fa: gli obiettivi sono chiari, matrimonio egualitario e riconoscimento pieno dell’omogenitorialità, in tutte le sue forme. Avverto questa responsabilità con forza, e sono pronta a battermi, nel Partito e in Parlamento, per accompagnare l’Italia verso questo ulteriore passo.
Anche Maria Elena Boschi, attuale Presidente dei Deputati di Italia Viva e all’epoca ministro per le riforme costituzionali e per i rapporti con il Parlamento, ha voluto ricordare quell’11 maggio 2016: “Quattro anni fa, la legge sulle unioni civili. Io sono orgogliosa di quella battaglia. La rifarei una, dieci, cento volte. Perché la politica per me si fa solo con il coraggio e con gli ideali“.
Tweet, quello della Boschi, ricondiviso da Elena Bonetti, attuale ministra per le pari opportunità e la famiglia nel Governo Conte II.
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