Tre anni fa Michele Bravi faceva coming out dalle pagine di Vanity Fair, con parole che un tempo suscitarono qualche perplessità. “Non vorrei usare etichette, appartengono alle vecchie generazioni e discendono da un modo di ragionare che considero superato e anche un po’ discriminatorio“, disse all’epoca l’ex vincitore di X Factor, facendo storcere non poche bocche. “Preferisco parlare di relazioni fluide. Non ho bisogno di fare coming out perché nessun giovane si stupisce che mi sia innamorato di un ragazzo, e penso che nessuno dei miei coetanei si tirerebbe indietro se gli capitasse di provare un’emozione per una persona dello stesso sesso“.
Passati tre anni, e capite probabilmente un po’ di cose sulla propria persona, sulla comunità LGBT, sulle battaglie storiche duramente portate avanti negli ultimi 50 anni, sull’importanza della visibilità e soprattutto sul momento storico che stiamo vivendo, dove l’omotransfobia è quotidianamente purtroppo di casa a tutti i livelli, anche, se non soprattutto, tra i più giovani, Bravi si è voluto complimentare sui social con Elliot Page, da pochi giorni pubblicamente transgender e non-binario. Dicendo altro.
“L’importanza del comint out è enorme“, ha scritto Michele prendendo immediatamente le distanze rispetto al 2017. “E il coraggio di chi ha una qualche risonanza mediatica nel dichiararsi così naturalmente, libero di essere e di amare ha una forza diffusiva enorme per tutti coloro la cui voce non può essere ascoltata o semplicemente non si sente abbastanza protetta per guardare fuori nel mondo. Davvero tanto felice per le parole di Elliot Page. Per quello che rappresentano per questa comunità“.
Meglio tardi che mai, si potrebbe dire, per un coming out ancora oggi punto fermo della nostra comunità, per abbracciare il proprio io, rendersi visibili, abbattere stereotipi e muri secolari, per quello che possiamo definire un percorso di fatto ‘unico’, pensato solo e soltanto per noi, che coinvolge rivendicazione e accettazione, propria e altrui. “L’importanza del coming out è enorme“, come detto oggi da Bravi, ed è fondamentale non sminuirla.
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