Domani, venerdì 9 agosto alle ore 22.51, Imane Khelif si giocherà l’oro olimpico nei 66 kg in una finale secca contro la pugile cinese Liu Yang. I bookmakers la danno strafavorita per il trionfo, eventualità che andrebbe a restituirle in parte quelle gioie nelle ultime due settimane oscurate da polemiche ridicole, assurde, vergognose. La fake news che Imane fosse “un uomo trans”, nata in Russia, è esplosa a livello globale, grazie anche al rilancio mediatico del governo Meloni, tramutando Khelif in uno dei volti e dei nomi più conosciuti delle Olimpiadi di Parigi 2024.
L’atleta algerina, che soffre di iperandrogenismo producendo più ormoni maschili rispetto alla media femminile, è stata difesa dal CIO, dalle associazioni intersex d’Italia e dalla Società Italiana di Endocrinologia. Al suo esordio olimpico a Parigi Imane ha sconfitto l’italiana Angela Carini, che si è ritirata dall’incontro dopo neanche 50 secondi, diventando strumento di propaganda politica.
Ma un’altra italiana ha in passato incontrato Khelif, sul ring. Si tratta di Miriam Tommasone, pugile ora modella ieri sera ospite di Zona Bianca, su Rete4. Tommasone sfidò Khelif a Sofia il 22 febbraio del 2022. E venne sconfitta. Ma Miriam ha un ottimo ricordo di Imane.
“All’epoca persi, conosco Imane da quando ho 15 anni e ora ne ho 22. Siamo sempre state insieme, anche in uno stage ad Assisi dove c’era Angela Carini. Io non sono una biologa, non sono una scienziata, non sono una dottoressa ma non mi sento di giudicare una persona che sta subendo bullismo. Vedo tutti che si schierano, sui social le scrivono che è un uomo ma non è giusto, io ci ho combattuto. Chi più di me può sapere? Io sono stata felice di combattere con lei, di salire sul ring con una grande campionessa. Merita di vincere, merita di vincere l’oro perché non ha scelto lei di nascere così. Per me è una donna e va rispettata, tante cose che si dicono sul suo conto non mi sembrano molto giuste“.
Miriam Tommasone ha commentato anche il “caso” di Angela Carini, che è salita sul ring con Imane per poi abbandonarlo al primo pugno subito, dopo neanche 50 secondi. “Io non mi sono mai sentita di scendere dal ring, ho combattuto contro altre atlete che posso dire più brave di Imane, perché lei alla fine è stata battuta, è una donna che può essere battuta, non è un alieno. Non è imbattibile, con un giusto allenamento la si può battere”.
Statistiche alla mano, Imane perde una gara su 5, con nove donne che fino ad oggi l’hanno sconfitta. Al dibattito televisivo hanno presp parte anche Roberto Vannacci, che ha continuato a parlare della pugile al maschile, il direttore editoriale di Libero Daniele Capezzone, l’avvocatessa e attivista del Movimento trans Roberta Parigiani, Roberta Capua e Benedetta Scuderi, europarlamentare dei Verdi.
“Lei merita di vincere l’oro, per me è una donna e va rispettata”
Così a #zonabianca Miriam Tommasone, pugile sconfitta due anni fa da Imane Khelif, sulla pugile algerina. pic.twitter.com/TtbhYXHY4d— Zona Bianca (@zona_bianca) August 7, 2024
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