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Napoli, ragazze lesbiche cacciate dalla spiaggia: “Disturbano i bambini” – video

“L’unica discriminazione che attuiamo è e resterà soltanto nei confronti di chi attua simili indecenze. Liberateci dalla vostra cupa ignoranza, dal vostro squallore. Liberateci dalla vostra volgarità”, ha tuonato la sindaca di Bacoli.

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2 min. di lettura

Ancora omofobia in spiaggia in questa calda estate italiana, in cui al Senato ci si azzuffa tra una fake news e l’altra sul DDL Zan. In un lido di Capo Miseno, nel comune di Bacoli, Napoli, due ragazze sono state cacciate dalla spiaggia perché lesbiche. A denunciare quanto accaduto il conduttore radiofonico Gianni Simioli.

Francesca e Martina sono state letteralmente aggredite da un anziano signore, infastidito dalla loro presenza, che a suo dire avrebbe ‘turbato’ la nipote. “Vattene sulle montagne, stupida!”, urla l’uomo, affiancato dalla figlia nell’aggressione alle due ragazze, chiaramente sconvolte.

Si è avvicinato all’improvviso un signore che ci ha chiesto di andare via perché la nostra presenza suscitava dubbi a sua nipote che cominciava farsi domande. In realtà noi non avevamo dato vita a comportamenti osceni di alcun tipo, c’era stato solo un bacio anche molto casto e la bambina per quello che abbiamo notato noi, neanche ci aveva guardato ed era intenta a giocare. Ma il signore insisteva, voleva che ci allontanassimo e ha cominciato a sbraitare ma noi ci siamo rifiutate di andarcene. Sembrava essersi arreso quando l’uomo è ritornato, stavolta accompagnato da sua figlia, ed ha cominciato ad attaccare noi e alcuni ragazzi che ci stavano difendendo. L’uomo anziano ha colpito un ragazzo con l’asta di un ombrellone mentre la donna ha preso a schiaffi il mio braccio dopo avermi lanciato diverse accuse, incolpandomi di cose mai fatte. Ad esempio faceva continuamente riferimento alla mia nudità ma io indossavo un bikini, proprio come lei. Ci siamo sentite profondamente umiliate, non abbiamo fatto nulla di male, volevamo soltanto trascorrere una giornata al mare come qualsiasi altra persona. “, ha raccontato Francesca, che si è rivolta al Consigliere Regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli per manifestare lo sdegno per quanto accaduto.

“Ci siamo sentite umiliate”, hanno continuto le due ragazze, invitate dalla sindaca Josi Gerardo Della Ragione ad un tour della zona.

Un fatto intollerabile“, ha tuonato la prima cittadina. “Bacoli è una città aperta all’amore, in ogni sua forma. Siamo una terra che accoglie, da secoli, donne e uomini attratti dalla bellezza del mare, l’incanto dei paesaggi, la meraviglia dei siti archeologici e culturali. Leggo perciò con sgomento un grave episodio di discriminazione avvenuto in spiaggia, a Miseno. Ai danni di due ragazze che, a detta di taluni barbari, avevano la sola colpa di amarsi reciprocamente. Ragazze a cui è stato violentemente chiesto di lasciare l’arenile”. “A Martina e Francesca va la mia solidarietà e quella di tutto il popolo bacolese. Le attendo in Municipio, per poterle conoscere ed offrire loro un tour tra gli innumerevoli incanti della nostra terra. Oltre che ospitarle presso la spiaggia ed il parco pubblico di Villa Ferretti, bene confiscato alla camorra. Bacoli vi accoglierà sempre a braccia aperte. Sempre. L’unica discriminazione che attuiamo, invece, è e resterà soltanto nei confronti di chi attua simili indecenze. Liberateci dalla vostra cupa ignoranza, dal vostro squallore. Liberateci dalla vostra volgarità“.

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One thought on “Napoli, ragazze lesbiche cacciate dalla spiaggia: “Disturbano i bambini” – video

  1. SAREBBE MEGLIO PERO’ NON RACCONTARCELA SEMPRE FRA DI NOI MA FAR EMERGERE QUESTI ARTICOLI MAGARI SULLE TELEVISIONI NAZIONALI FORSE CRESCEREBBERO TUTTI UN PO’ ANCHE CULTURALMENTE

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