Ha fatto clamore e suscitato indignazione quanto avvenuto a Sora, in provincia di Frosinone, con un adolescente bullizzato dai compagni al grido “fr*cio”. Anche la politica è intervenuta sul caso, con Francesca Cerquozzi, responsabile diritti del Partito democratico di Frosinone, che ha sottolineato come si sia trattato dell’ennesima dimostrazione di quanto “sia necessaria una specifica tutela giuridica per le vittime di atti di violenza omotransfobica”.
“Con la nuova segreteria del Pd – ha continuato – come già annunciato, costituiremo un tavolo permanente che affronti le questioni legate ai diritti. Sarà un luogo di elaborazione, di strategie ed azioni concrete per la tutela dei diritti di tutte le persone. Un tavolo al quale chiameremo a discutere rappresentanti istituzionali, società civile e mondo accademico e che coinvolgerà tutte le associazioni comprese quelle che si occupano di disabilità, discriminazioni razziali, religiose e di genere. C’è tanto da fare ma saremo in prima linea per difendere i diritti di tutte le persone e per far sì che i tanti ragazzi vittime di violenza abbiamo la forza e il coraggio di denunciare. La politica deve essere in grado di innescare una rivoluzione culturale su questi temi”.
Puntuale anche l’intervento di Alessandro Zan, deputato Pd nonché relatore della legge contro l’omotransfobia, la misoginia e l’abilismo attesa al Senato per la sua approvazione dinanzi ad un nuovo governo e ad una nuova maggioranza, con esponenti fortemente contrari al DDL al suo interno.
Sono vicino al ragazzo di Sora. Bisogna fare di tutto per tutelare lui e tutte le vittime di odio e violenza. Le Istituzioni non possono stare a guardare, per questo occorre andare avanti e approvare definitivamente la legge contro omotransfobia, misoginia e abilismo. In tutti i paesi occidentali esistono leggi che prevedono tutele rafforzate per persone oggetto di crimini d’odio. L’Italia è in ritardo e per questo accadono questi fatti tragici. La libertà di espressione non può più degenerare in incitamento all’odio e alla violenza.
Nei giorni scorsi il Pd ha chiesto a Mario Draghi “la rapida approvazione della legge contro l’omotransfobia”. Il premier sarà domani al Senato, dove terrà il suo primo discorso parlamentare da presidente del Consiglio, e giovedì alla Camera dei Deputati. Staremo a vedere se ci sarà tempo e spazio anche per il DDL Zan.
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