Ieri, sabato 16 maggio 2021, si è celebrata la Giornata Internazionale delle Famiglie. Un giorno dedicato al nucleo vitale della società, come è stata descritta dal Presidente Sergio Mattarella, a cui bisogna riferirsi con il termine plurale per sottolinearne la moltitudine di specie e formazioni. Tutte diverse, ma tutte uguali.
In occasione dell’evento, lo scrittore e consigliere regionale della Toscana Iacopo Melio ha dedicato un post su Facebook a una delle famiglie arcobaleno più celebri dei social italiani, quella dei Papà Per Scelta. Christian e Carlo, padri di due gemelli eterozigoti, gestiscono infatti i loro profili con lo scopo di raccontare la loro frenetica vita casalinga, diffondendo cultura e informazioni pratiche sul concetto di omogenitorialità.
Quasi 140.000 follower su Instagram, oltre 50.000 su Facebook, sulla cui pagina hanno deciso di condividere nelle scorse ore i messaggi più beceri raccolti sotto al post di Iacopo Melio. “Uno sciame di commenti di una violenza inaudita“, hanno rivelato nel lungo messaggio a corredo del collage di insulti ed offese:
C’è chi ci fustigherebbe. Chi ci definisce mostri, idioti e probabili stupratori. Chi vorrebbe riaprire certi forni. Chi ci considera spregevoli, pagliacciata, schifo, spazzatura. Chi si augura che i nostri figli un domani ci sputino in faccia.
Papà Per Scelta contro l’odio sui social: “Libertà di parola? Questa si chiama omofobia”
“Per chi ancora avesse dubbi sul DDL Zan, la risposta la trovate a chiare lettere nella ferocia di queste persone che usano le parole come fossero proiettili“, hanno evidenziato i due Papà Per Scelta, a un giorno di distanza dalle manifestazioni di piazza per l’approvazione della legge contro l’omotransfobia, la misoginia e l’abilismo. Leggere i commenti raccolti dai due è una pugnalata allo stomaco, frasi e considerazioni di uomini e donne che si trincerano dietro il libero pensiero per commettere violenza:
È questa la libertà d’opinione che volete preservare? È questo il pluralismo di idee che volete salvaguardare? È questo il vostro modo di proteggere la famiglia tradizionale? NO signor*. Questa si chiama omofobia. Si chiama discriminazione. Si chiama istigazione all’odio. E in Italia non esiste una legge che riconosca reati del genere, con l’aggravante omofobica.
Nessuno tenterà di farvi cambiare idea o di imbavagliare il vostro punto di vista. Quello che questo Paese attende da vent’anni è che rispetto e dignità sono valori non sacrificabili sull’altare della vostra presunta libertà d’opinione.
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E quali sarebbero , con le attuali disposizioni di legge , le possibili sanzioni a questi odiatori? Se avessero osato parlar male di Ebrei o Colorati la Polizia Postale si sarebbe attivata ! Anche per questo episodio è importante che il D Zan passi anche in Senato SENZA VARIAZIONI e divenga Legge dello Stato.
Questi esserini maschi o femmine che siano di certo non uomini e donne dovrebbero vivere una parte di vita che non gli appartiene per capire quanto piccoli e miseri possano essere. Devono vergognarsi di reputarsi persone perchè neanche le bestie nutrono sentimenti beceri come loro nutrono per gli altri ma che rivolgono solo verso se stessi. Scopriranno ben presto le loro sofferenze visto che non è altro che quello che cercano per il prossimo ma che il prossimo se ne fotte! Ben gli sta povere creaturine!