La polizia di San Diego sta indagando su un’aggressione omofoba ai danni di Gersson Saavedra, attualmente ricoverato in ospedale con una lesione al midollo spinale, una cavità oculare fratturata e un naso rotto. Saavedra è stato portato d’ugenza in ospedale la sera del 12 settembre, anche se non ricorda molto dell’attacco e ha appreso quasi tutto quel che gli è successo dai racconti di un suo amico, presente nel momento in cui è stato pestato a sangue.
“Ero al molo vicino al Cesar Chavez Park a Barrio Logan. Abbiamo lasciato il locale, ero con i miei amici, Martin e Sunny”, ha detto Saavedra alla NBC San Diego. “Il mio amico mi ha rivelato che questi due ragazzi mi hanno chiesto un accendino. Poi improvvisamente mi è arrivato in faccia un pugno. Sono crollato per terra e ho perso i sensi”.
Durante il pestaggio, i due uomini, che sono poi scappati, hanno urlato insulti come “froc*o” a Saavedra. “La prima cosa che ricordo quando mi sono svegliato sul letto d’ospedale è che uno dei medici mi ha chiesto se fossi gay“, ha detto Gersson. “Era una domanda così strana da fare, ma ho detto di sì, ovviamente. E lui mi ha risposta: “Ok, sei stata vittima di un crimine d’odio. Senti spesso di questi pestaggi, all’interno della comunità gay, ma sai, non puoi mai prepararti o aspettarti che ti succeda qualcosa del genere. Che succeda proprio a te“.
Saavedra avrà bisogno di un intervento chirurgico al naso, previsto per la prossima settimana, ma perderà almeno sei settimane di lavoro. “È facile incolpare te stesso, pensare che avresti potuto impedirlo forse essendo meno te stesso, ma posso dire di non lasciare mai che nessuno offuschi la tua luce. Sempre, siate voi stessi“, ha commentato Gersson, aiutato dal web. Sua sorella ha aperto una raccolta fondi GoFundMe, con oltre 13.000 dollari già raccolti. La polizia di San Diego è alla ricerca degli aggressori.
© Riproduzione Riservata