Nel 2019 un 63enne siciliano vide due ragazze di 23 e 20 anni in atteggiamenti affettuosi all’interno di un bar del centro commerciale “Città dei Templi” di Agrigento. E vomitò loro addosso tutta la propria omobitransfobia.
“Io a voi vi ho capito, Dio questo non lo permette.. io vi odio, odio i gay e le lesbiche. Tu sei una prostituta, non dovete stare in mezzo alla gente”, urlò l’uomo nei confronti delle due donne. “Sei la prostituta del Diavolo, Dio vi odia”, continuò il 63enne, per poi schiaffeggiare una delle due ragazze quando la giovane gli chiese di allontanarsi. Subito denunciato per molestie e percosse, l’uomo è stato ieri condannato dal giudice monocratico Katia La Barbera, che gli ha inflitto 5 mesi e 9 giorni di reclusione.
Le immagini dei sistemi di video sorveglianza consentirono la facile identificazione dell’uomo, confermando quanto denunciato dalle due ragazze, presto soccorse dai non pochi presenti che videro la violenta scena. Testimoni poi ascoltati anche nel corso del dibattimento. Come scritto da AgrigentoNotizie la giovane aggredita si è costituita parte civile, con l’assistenza dell’avvocato Giuseppe Aiello, e ha ottenuto il risarcimento dei danni.
“La gente che ha assistito all’accaduto – raccontò all’epoca una delle due ragazze – mi ha spinta, sotto shock e in preda al panico, a denunciare l’accaduto, e adesso, vi scrivo perché questo fatto non resti impunito. Ci troviamo nel mese del Pride, dell’accettazione e dell’uguaglianza, ed è impensabile che nel 2019 accadano casi del genere, che nella quiete di due ragazze di 19 e 23 anni, intervenga un tale energumeno e si possa minimamente sentire in diritto di attaccare due persone che non stanno recando nessun fastidio“.
5 anni dopo, finalmente giustizia.
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