Avi Patel aveva 19 anni. Non riusciva più a sopportare il bullismo omofobico da parte dei suoi compagni si classe, per via della sua omosessualità. Le continue umiliazioni e gli scherzi dei bulli rendevano ogni giorno di scuola un inferno, e questo si ripercuoteva poi sul suo rendimento scolastico. Aveva smesso di studiare, non aveva più lo stesso rendimento di prima che tutto questo odio nei confronti avesse inizio.
Il ragazzo viveva a Chennai, una città dell’India, e qui come in tutto il resto del Paese, gran parte degli indiani non vede di buon occhio l’omosessualità, nonostante la sua depenalizzazione da parte della Corte Suprema. Le condizioni di vita della comunità LGBT non è migliorata, anzi. Se una persona è omosessuale, o presunta tale, non avrà una vita facile, poiché ogni giornata sarà piena di discriminazioni e umiliazioni. Proprio come è successo ad Avi, fino a decidere di farla finita.
Il suicidio di Avi dimostra quanto fa male il bullismo omofobico
Prima di suicidarsi, il 3 luglio scorso, Avi ha scritto un lungo post su Facebook, in inglese. Spiega come si è sentito dopo il bullismo che ha subito.
Tutti sanno che sono un ragazzo, ma il modo in cui cammino, penso, sento, parlo … è come una ragazza. Le persone che vivono in India non amano questo. Tutti mi odiano per la mia natura.
Continua poi dicendo che non ha voluto lui essere omosessuale, che non è una sua colpa. E che i termini con cui veniva definito dai bulli omofobi lo facevano soffrire. Infine, ha chiesto scusa alla famiglia.
Poi, non è chiaro come si sia suicidato, ma il quotidiano inglese Gay Star News parla di annegamento. Si è scoperto del suo suicidio la mattina dopo, quando il proprietario del salone di bellezza dove Avi stava facendo un tirocinio ha chiamato il ragazzo al cellulare, dato che non si era presentato a lavoro. A rispondere è stata la Polizia, accorsa sul luogo del suicido per recuperare un corpo di un ragazzo annegato.
Era il tirocinante più brillante del suo gruppo. Perché aveva molto talento, gli stavamo dando una formazione avanzata per diventare un artista delle unghie. Non aveva problemi di lavoro, anzi, stava facendo molto bene. È stato uno shock.
Così è ricordato Avi da un suo collega del salone di bellezza dove lavorava.
https://www.facebook.com/Avinshu.patel.31/posts/813646859036500
Gay.it è anche su Whatsapp. Clicca qui per unirti alla community ed essere sempre aggiornato.