Rosario Coco di Gaynet Roma ha denunciato quanto avvenuto a Jean Pierre Moreno, rifugiato e socio dell’associazione, presso la stazione Valle Aurelia di Roma. Fatti risalenti al 26 febbraio scorso, intorno alle 21:00 di sera, ma resi pubblici soltanto ora per agevolare l’iter legale.
Una persona ha visto Jean Pierre baciare il compagno mentre aspettavano il treno, ha attraversato due binari da una banchina all’altra e si è presentato davanti ai due dicendo “non vi vergognate?”. A quel punto, come si vede nel video realizzato da un amico della coppia, sono seguiti calci e pugni. Anche il compagno di Jean Pierre è stato colpito marginalmente e ha sporto denuncia.
Sfortunatamente l’iter con le forze dell’ordine non è stato facile. La polizia ha faticato a comprendere il movente omofobo ed è servita una integrazione della denuncia per mettere nero su bianco la richiesta di recuperare i video delle telecamere di sicurezza, che proverebbero la dinamica dei fatti. Attualmente non sappiamo ancora se le immagini saranno recuperate, poiché vengono distrutte ogni 7 giorni e questi passaggi hanno determinato una notevole perdita di tempo. Attendiamo adesso il pronunciamento del pubblico ministero su quanto accaduto, auspicando che si faccia tutto il possibile per l’identificazione dell’aggressore e per classificare questo reato nel miglior modo possibile secondo gli attuali strumenti giuridici. La Legge Zan, in attesa di approvazione definitiva al Senato, avrebbe certamente imposto alle autorità di accertare sin da subito l’eventuale movente dei fatti sulla base dell’odio omotransfobico. L’approvazione finale della Legge Zan sia una prima ed efficace risposta all’enorme ritardo dell’Italia in tema di diritti civili delle persone LGBTI.
Via social, Jean Pierre Moreno, vittima dell’aggressione, ha così amaramente ricordato quanto vissuto quel 26 febbraio, 24 ore dopo il suo compleanno: “È veramente triste sapere che per strada si è vulnerabili a questo tipo di persone piene di odio. Nessuno deve essere limitato, giudicato o punito per dare dimostrazioni di affetto in pubblico. Dobbiamo ricordare a tutti che il rispetto è un diritto e non un privilegio!“.
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Due contro uno ... e le hanno prese Senza parole!! Ovviamente l’amico anziché. Aiutare , faceva il film maker …che schifo : sia la violenza che il mettersi a fare il filmato
Ovviamente l’amico anziché. Aiutare , faceva il film maker ...che schifo : sia la violenza che il mettersi a fare il filmato
ciao