Nella giornata di ieri, 30esimo World Aids Day, il collettivo Lgbtqia+ Sapienza Prisma doveva tenere un evento informativo su HIV, malattie sessualmente trasmissibili (MST) e prevenzione.
Era di fatto tutto pronto alla Sapienza, tra ospiti e curriculum, aula, autorizzazioni e intervento della Facoltà di medicina, fino all’improvviso e inatteso stop del preside di Ingegneria, avvenuto una decina di giorni fa.
Ad annunciarne la cancellazione lo stesso collettivo, con inevitabile sit-in di protesta e sui social indignato nei confronti di questa discutibile decisione.
“NOI NON CI STIAMO! Se l’Università non vuole educare e informare a temi così controversi, lo facciamo noi! Tutto d’un tratto, il Preside ha annullato l’evento. “Non è una tematica inerente la nostra facoltà” ha detto. NOI NON CI STIAMO! Per questo siamo qui a parlare di prevenzione: l’informazione sull’HIV non può essere esclusiva delle facoltà di medicina; il virus è democratico, colpisce tutte e tutti! La nostra Università ha il dovere di tutelare la nostra salute indistintamente, a partire dall’informazione. Di che cosa si ha paura? Il preside di ingegneria pensa che HIV sia ancora un virus degli omosessuali? Dobbiamo credere sia pura e semplice omofobia? E’ un argomento troppo scomodo? Oppure è semplice ignoranza? Non siamo disposti a mettere in pericolo la nostra salute. Se l’Università non vuole educare e informare, lo facciamo noi!‘.
Da parte del preside di Ingegneria, per ora, nessuna replica.
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Lgbtqia??? Mi sto perdendo con queste sigle, ogni giorno aggiungono una nuova lettera. A sta per asessuali? Asessuati? Comunque questa è una delle polemiche più ridicole mai viste sulla faccia della terra. Ha pienamente ragione il preside, non si capisce perchè in orario di lezione in una facoltà di ingegneria dovrebbero trattare di HIV. Non ha alcun senso. Capirei parlarne alla scuola dell'obbligo, ma qua si parla di una facoltà frequentata da persone adulte e pienamente capaci di informarsi autonomamente su cosa sia l'HIV.
Non serve denigrare l'intera categoria degli ingegneri per la decisione ottusa e grave (la salute e la prevenzione riguardano tutti) di un preside. D'altra parte perché stupirsi: a suo tempo Mario Monti si era espresso contro il matrimonio egualitario quando era rettore di un'università prestigiosa ed internazionale come la Bocconi (non disdegnando però le cospicue rette pagate dagli studenti gay) e soprattutto essendo già stato commissario europeo: oggi vediamo che l'Europa è andata in una direzione opposta, insomma un pessimo esempio di lungimiranza.