Sono già al giudice sportivo della Lega gli atti sulle offese di Sarri a Mancini dopo Napoli-Inter ( (“Frocio e finocchio”). Sarà con ogni probabilità il giudice Gianpaolo Tosel, che ha già in mano il rapporto degli ispettori della Procura federale con le audizioni immediate dei due tecnici, a valutare l’entità delle eventuali sanzioni a Sarri ed a decidere in merito. Si va da una multa o una squalifica breve, in caso le frasi vengano definite «dichiarazioni lesive» fino a una squalifica di «non meno di 4 mesi» se Tosel le riterrà «frasi discriminatorie». Resta aperta la possibilità che il giudice chieda un supplemento di indagini alla procura.
Dai rumors che stanno circolando sui siti sportivi, pare che Tosel propenda per la prima ipotesi, comminando a Sarri uno stop di uno o due turni, da scontare esclusivamente in Coppa Italia. Il motivo? Siccome Mancini non è omosessuale non può configurarsi un’offesa razzista, ma “semplicemente” un insulto. E’ la stessa logica che porta alla chiusura delle curve in presenza dei “buu” verso i giocatori di colore.
In prima battuta si era pensato invece al pugno di ferro, alla squalifica anche di 4 mesi per l’offesa a carattere «discriminatorio su basi sessuali», e in questo caso si sarebbe configurata la violazione dell’articolo 11. Il giudice sportivo valuterà le carte trasmesse dagli ispettori Figc e deciderà entro domani, dopo l’ultimo quarto di finale di Coppa Italia tra Lazio e Juventus.
Nel frattempo, mentre si attende la “sentenza” della magistratura sportiva, sono arrivate anche le telecamere di Striscia la Notizia stamattina a Castel Volturno. A Maurizio Sarri è stato recapitato il classico Tapiro d’Oro dopo quanto accaduto ieri durante Napoli-Inter. Sarri ha ribadito anche oggi le sue scuse, ha fatto presente di aver avuto in passato amici omosessuali, purtroppo deceduti di recente, e affermato di non essere affatto omofobo.
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