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Scalatori gay issano bandiera rainbow sulla cima della montagna di Vladimir Putin

L’ennesima impresa del collettivo Pink Summits, che da oltre un anno si è posto l’obiettivo di issare una bandiera arcobaleno sulle montagne più alte di ogni continente.

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Mentre la Duma si appresta ad inasprire ulteriormente la famigerata legge contro la propaganda gay, un gruppo di alpinisti dichiaratamente omosessuali ha recentemente piantato una bandiera arcobaleno e una bandiera ucraina sul Vladimir Puntin Peak, montagna della catena montuosa del Kirghizistan nel Tian Shan che dal 17 febbraio del 2011 porta proprio il nome del presidente russo.

Gli alpinisti fanno parte del collettivo Pink Summits, che da oltre un anno si è posto l’obiettivo di issare una bandiera arcobaleno sulle montagne più alte di ogni continente, incluso l’Everest. Lo scorso anno riuscirono nell’impresa scalando il Monte Bianco. Quando hanno attraversato il confine tra Georgia e Russia, i servizi segreti russi li hanno fermati e interrogati. Dastan Kasmamytov, cresciuto in Kirghizistan e fondatore di Pink Summits, ha raccontato a GayCities l’esperienza vissuta.

Sono sicuro che hanno cercato in anticipo su Google il mio cognome e hanno posto domande molto personali. Hanno fatto anche battute omofobe e sessiste. Ho dovuto cancellare tutti i contenuti gay dal mio cellulare, temendo che lo controllassero”. Le autorità hanno arrestato lui e un altro alpinista per circa sei ore, per poi permettergli di continuare il loro viaggio. Dastan e i suoi compagni hanno scalato anche il Kilimangiaro, il punto più alto dell’Africa, e il Kosciuszko in Australia.

Oltre a issare bandiere, gli alpinisti documentano i loro viaggi, condividendo le esperienze vissute, raccogliendo fondi per le organizzazioni LGBTQ+ locali e le vittime di violenze omosessuali, offrendo tutoraggio ai giovani in tutto il mondo. Dastan ha precisato che oltre a scalare il Vladimir Putin Peak, lui e gli altri alpinisti, insieme all’organizzazione LGBT+ locale Kyrgyz Indigo, hanno organizzato un piccolo evento Pride a Chunkurchak.

La scalata del Putin Peak è avvenuta il 7 agosto, ma solo questa settimana hanno fatto circolare le foto on line, in concomitanza con le inquietanti notizie in arrivo dalla Russia, con la Duma ormai pronta ad ampliare la legge contro la propaganda gay a tutta la popolazione e su tutto il territorio. Dovesse passare, sarebbe censura totale per un’intera comunità. I cittadini russi giudicati colpevoli di aver infranto la legge rischierano multe fino a 400.000 rubli ($ 6.500).

Lo scorso gennaio Erin Parisi ha issato la bandiera Trans* sulla vetta dell’Antartide per celebrare la “resilienza” della comunità, mentre pochi mesi dopo la medesima bandiera è stata issata sulla vetta più alta del Texas.

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