L’8 e 9 giugno i cittadini di Settimo Torinese, comune di circa 45.000 abitanti della città metropolitana di Torino, saranno chiamati a votare il nuovo sindaco. Antonio Augelli, 32 anni, docente e istruttore di fitness, omosessuale dichiarato, è il candidato del Partito Democratico, nelle ultime ore travolto dall’odio omofobo. Diversi manifesti elettorali con la sua faccia e il suo nome sono stati infatti imbrattati con la parola “fr*cio“. A denunciarlo lo stesso Augelli, il cui slogan elettorale è “Amare le Differenze“.
Sui social Augelli ha spiegato l’etimologia della parola “fr*cio”, che risale ai tempi dei Lanzichenecchi, per poi parlare di sé e del proprio percorso di accettazione. “Personalmente ho scelto, un po’ per carattere, di vivere una vita inclusiva, dove chiunque è il benvenuto al di là di chi esso rappresenta: non faccio selezione all’ingresso seguendo etichette, ed è forse per questo che vengo stimato per quello che sono e non per chi scelgo di amare, ecco perché mi sento circondato da persone intelligenti capaci di scavalcare quel Muro di Berlino di pregiudizio che spesso si erge nei confronti di chi viene considerato diverso dalla società. Ho sofferto tanto questo tema nella mia vita, perché fin da piccolo venivo additato, già dalle medie, ma ho avuto la fortuna di avere una famiglia stabile e capace di capirmi e abbracciarmi nei miei momenti di difficoltà. Sono la somma delle mie ferite, un po’ come tutti noi me le porto dietro dalla prima all’ultima ma mi hanno insegnato a vivere e ad affrontare con leggerezza situazioni come queste, perché se diventiamo tutti pesanti poi il mondo crolla giù perdendo il suo stato di gravità no?”.
Ma non tutti hanno simili fortune, ha sottolineato Augelli. “Ciò non accade però con altri soggetti, che nella società, nella scuola, o in altri ambiti talvolta anche sportivi, si sentono additati come diversi perché spesso ciò che è diverso ci fa paura, o pensiamo che esporci possa nuocere al nostro status di vita. Bisogna essere pronti: bisogna sentirlo sulla pelle, quando è il momento“.
Nel pubblicare questo manifesto imbrattato di odio, il candidato sindaco Pd non voleva essere accusatorio bensì educativo, “non mettendo in luce l’atto ma dando valore al messaggio che questo poteva portare“. E qui Augelli si è concesso un consiglio.
“Sentitevi liberi di amare anche se è considerato da sfigati perché la società consumista di oggi impone quasi di collezionare e non selezionare, vi assicuro che non è cosi; l’inclusione non è opportunismo, sentitevi accettati dagli altri senza timori ma solo se è realmente così. Coltivate relazioni, non quelle tossiche che vi lacerano dentro, ma belle amicizie e siate sempre educati. La gente non si aspetta gentilezza dopo un attacco, ma tu raccoglierai prima o poi quel seme che hai lasciato in ogni connessione positiva che hai instaurato. Non state sul divano per timore: nella vita bisogna saper rischiare. Non c’è successo senza il giusto livello di difficoltà, in fondo le cose facili a chi piacciono?”.
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