Sono emarginati, derisi, discriminati. Sono vittime dell’omofobia. Sono i giovani studenti italiani che secondo una ricerca di Gay.it e Demoskopea vivono una situazione al limite del sostenibile.
Sui duemila intervistati, la metà afferma di aver subito discriminazioni a scuola, a causa della propria omosessualità o bisessualità. Si tratta soprattutto di offese verbali (77%), ma non mancano atti di bullismo e minacce (25%) e mancati riconoscimenti (17%). Il 9% riporta di aver subito aggressioni fisiche. Anche il tipo di discriminazioni sembra essersi modificato nel tempo: gli intervistati di età più elevata riportano in misura minore atti offensivi come insulti e atti di bullismo rispetto ai più giovani, e più discriminazioni sul fronte dei mancati riconoscimenti.
Principali responsabili sono i compagni di scuola (il 90% li cita come autori degli atteggiamenti discriminatori), ma un 15% cita anche gli insegnanti. Particolarmente allarmante la percentuale di insegnanti – sono l’85% – che pur essendo consapevoli delle discriminazioni di carattere sessuale compiute dai propri studenti non hanno assunto iniziative a difesa degli alunni discriminati
Queste vessazioni sembrano indipendenti dall’aver reso esplicito o meno il proprio orientamento sessuale: quasi la metà di coloro che affermano di aver subito discriminazioni, infatti, sostiene di essere stato identificato come omosessuale o bisessuale per il fatto di non avere gusti in linea con quelli dei propri coetanei. Tra gli altri motivi rintracciati, troviamo al secondo posto la mancanza di relazioni con l’altro sesso e a seguire, il passaparola dei compagni di scuola, il ‘pettegolezzo’. Solo il 7% sostiene di averlo esplicitamente dichiarato.
Il 39% di coloro che riportano esperienze di questo tipo afferma anche che tali episodi non hanno inciso sul proprio percorso scolastico. Nelle fasce di età più elevate cresce l’incidenza di quelli che ammettono maggiori ripercussioni dei comportamenti discriminatori sul proprio rendimento (il 21% afferma che tali episodi vi hanno inciso molto, a fronte di un valore medio a totale campione dell’11%).
Al contrario dell’età, la provenienza geografica non appare una variabile impattante sugli aspetti esaminati: si osserva infatti un’omogeneità di risposte tra gli intervistati provenienti dal Nord, dal Centro e dal Sud Italia.
A fronte dello scenario delineato, non sorprende che il campione si esprima in maniera unanime, indicando come alto o molto alto il livello di omofobia in Italia (72%), sebbene un 42% intraveda un miglioramento nel clima del nostro Paese riguardo a questo aspetto. Questo trend positivo però non sembra rintracciabile nell’atteggiamento della politica verso questo tema, in quanto la quasi totalità del campione (90%) ritiene che l’attenzione da parte delle istituzioni sia scarsa o insufficiente.
Il 59% delle coppie omosessuali dichiara di non sentirsi per nulla sicuro di camminare mano nella mano con il proprio partner, nella propria città.