Pochi mesi fa, quando tutta la Spagna lottava contro il coronavirus, Carmen Romero e altre donne di Aguilar de la Frontera, una città andalusa di 13.000 abitanti, hanno iniziato a cucire mascherine. Quando il loro aiuto è diventato secondario, Carmen e altre 12 donne hanno decisero di continuare a lavorare a maglia, ma per realizzare qualcosa di completamente diverso. Due giorni fa le 13 ‘eroine’ di Spagna hanno infatti finito una bandiera arcobaleno tutta realizzata all’uncinetto lunga più di 50 metri, che ora copre e fa ombra ad una delle strade del comune.
“Mi ha dato molta emozione vedere la tenda da sole arcobaleno, è stato il mio più grande intrattenimento durante la quarantena”, ha confessato Verne Romero, 59 anni. La signora Verne ha trascorso più di 45 ore per cucire la sua parte di bandiera. “È stato molto divertente parlare con tutte le sarte e vedere come, ognuna nella propria casa, stessimo andando avanti. Da quando sono piccola mi difendo molto bene all’uncinetto. Ho creato le bande rosse e arancioni della bandiera”.
Questa iniziativa è diventata virale sui social network quando il figlio di una delle sarte, Pablo de la Rosa, 21 anni, ha pubblicato le foto su Twitter. Il tweet ha rastrellato oltre 68.000 Mi piace e 8.000 condivisioni. “Pensavo fosse qualcosa che sarebbe rimasto tra noi cittadini, ma sono stato sorpreso di vedere così tanti apprezzamenti”, ha confessato il ragazzo. “La mia intenzione era quella di valorizzare il lavoro dei volontari e quello di mia madre”.
L’idea di preparare questa bandiera è venuta direttamente dal municipio. Carmen Zurera, consigliera al Comune, ha preso parte alla sua realizzazione. I materiali per la bandiera sono costati 600 euro, pagati dal concistoro. I legami all’uncinetto funzionano anche come metafora, vedi l’intenzione del comune di unire generazioni diverse. “La leggenda del filo rosso spiega come siamo tutti collegati in qualche modo, e lavorare a maglia in questi mesi mi ha collegato a mia nonna, che è stata quella che mi ha insegnato a lavorare all’uncinetto”, ricorda Zurera.
La consigliera ha sottolineato come questo progetto sia stato realizzato per rendere visibile la discriminazione subita dalle persone LGBT.
Mi madre, junto con otras once mujeres, han estado tres meses cosiendo una bandera LGTB para cubrir una calle pic.twitter.com/EIqjnwNBNm
— Regular Pablito (@dlarosaz) June 19, 2020
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