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Lo Stato deve garantire la sicurezza alla coppia gay di Verona

L’appello viene da Gay Center, che chiede allo Stato una scorta per Angelo e Andrea.

verona
2 min. di lettura

Le intimidazione omofobe nei confronti della coppia di Verona hanno raggiunto un livello insopportabile. Anche per questo Angelo e Andrea avevano deciso di costruire un muro per recintare l’intera abitazione, per proteggersi. E dopo che sono tornati al centro dell’attenzione con la notizia che quel muro sarebbe abusivo e dovrebbe essere abbattuto, oggi è intervenuto Gay Center. Tramite il suo portavoce Fabrizio Marrazzo, ha chiesto una scorta per la coppia.

Con un appello al ministro degli Interni Matteo Salvini e al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Vincenzo Spadafora (con la delega alle Pari Opportunità), Marrazzo lancia la richiesta. Prima che le violenze nei confronti dei due si facciano ancora più pericolose di quanto già non lo siano ora. Se il muro venisse abbattuto, lo Stato dovrebbe comunque garantire la sicurezza a due cittadini italiani, da mesi nel mirino di un gruppo di omofobi. 

Facciamo appello al ministro Salvini ed al Sottosegretario Spadafora, al fine che aiutino Andrea ed Angelo a garantirgli la giusta sicurezza. Infatti, la coppia gay, che a seguito di molte aggressioni ed intimidazioni in cui uno dei due ha rischiato di perdere anche un occhio, ha eretto una cancellata davanti la loro casa. Per difendersi dalle aggressioni a Grezzana, Verona. Purtroppo se la cancellata risulta abusiva, da come ha detto il sindaco. Lo stato o li aiuta a legalizzarla o se abbattuta gli garantisca una scorta.
Molto spesso, le coppie gay e lesbiche prese di mira sono costrette a cambiare casa e città, ma questo non è giusto e non è per tutti possibile. Si parla molto di sicurezza, venga garantita anche a loro. Ogni anno il nostro numero verde Gay Help Line 800713713 riceve oltre 20 mila contatti, di persone lesbiche, gay e trans vittime di omofobia, serve presto una legge ed azioni a supporto.
La coppia di Grezzana (Verona) non aveva fatto domanda per installare la recinzione, e per questo è risultata abusiva. Sia Angelo che Andrea sapevano che non ci sarebbe stata l’approvazione da parte del Comune, ma per essere sicuri almeno all’interno della loro abitazione, hanno ugualmente deciso di iniziare i lavori. Meglio sentirsi protetti, che una denuncia per abusivismo.
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