Sylvia Allen, 72enne membro repubblicano del Senato dello Stato dell’Arizona, ha proposto un disegno di legge che cancellerebbe la parola “omosessualità” da tutto il materiale didattico usato nelle scuole.
Anche se non ha ancora fornito alcun motivo specifico per motivare simile follia, i suoi oppositori credono che sia un subdolo tentativo di annullare l’abrogazione del 2019 della legge dell’Arizona “no promo homo“, legge vecchia di decenni che proibiva agli educatori di “promuovere stili di vita omosessuali”.
Il senatore Tony Navarette, democratico apertamente gay di Phoenix, afferma che negare l’esistenza dell’omosessualità priverebbe gli studenti di informazioni fattuali di base che potrebbero incidere sulla loro stessa esistenza. Navarette aggiunge che fare coming out, per lui, sarebbe stato molto più facile se i suoi insegnanti fossero stati in grado di parlare apertamente di omosessualità in classe.
Ma questa non è la prima volta che la Allen, pubblicamente convinta che il Pianeta Terra abbia soltanto 6000 anni, propone idee ridicole. Nel 2015 voleva una legge che obbligasse le persone ad andare in chiesa, per facilitare la “rinascita morale” degli Stati Uniti. Nel luglio scorso, non contenta, aveva minacciato i repubblicani bianchi: “Se non ci riproduciamo a un ritmo più elevato, assomiglieremo sempre più ai paesi sudamericani”.
La proposta di legge della Allen che vuole cancellare la parola omosessualità sarà in aula, al Senato dell’Arizona di Phoenix, il 14 gennaio.
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La povera senatrice e' affetta, evidentemente, da una demenza senile galoppante. Rossella Lisi